Fanciullezza
Pervade profumo
di mesti ricordi.
Bambino
già sacrificavo
su altare verdeggiante
di zolle erbose,
spensierata fanciullezza.
Secolari ulivi
ombreggiavano brevi
ed affannati riposi.
Destino incatenato
ad ingrata terra
spirito elevavano
indomiti contadini,
di canti inondando
arsi campi.
Immane fatica
colmare di cibi frugali
tavole zoppicanti,
consumati con sacro pane,
tra esalazioni di lucerne
dagli ultimi guizzi,
improbabili e ricche
primavere sperando.
Pino Santoro
l'amata terra rossa spezza le ossa da sempre! Buona domenica Pino!
RispondiEliminaGiacomo
RispondiEliminaEcco perche quando vedo che si butta del pane, mi fa star male. Solo chi fatica, con sudore della fronte ,sa cosa vuol dire guadaniarsi un tozzo di pane.Pino uno scritto pieno di ricordi e d'amore, bella l'immagine in bianco e nero.Un caro saluto
oggi qui non si rspira saluti a Mina e ai figli ciao franca
Grazie Pino per le bellissime pagine che ci regali sul tuo blog.
RispondiEliminaD.L
quanti ricordi in quell'immagine dello zappatore e di quel bambino alle sue spalle.... mi sembra quasi di rivedermi in quell'mmagine... come mi rivedo in quelle frasi dettate dal cuore grande d'amore per il proprio passato...
RispondiEliminaciao Pino buona serata....
p.s. volevo segnalarti il post in riguardo al FAI per segnalare le brutture impunemente che offendono l'Italia econ essa la nostra Ceglie....