sabato 21 gennaio 2012

Completamente d'accordo

La madre di tutte le liberalizzazioni




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Bersani 2006 - Monti 2012

Si parla di "liberalizzazioni". Ottima idea. Di ispirazione liberale, liberista e libertaria. Tassisti, notai, farmacisti? Iniziamo prima dai parlamentari a costo fisso. Trasformiamoli in precari a progetto pagati a risultato. Liberalizziamo il Parlamento. La riduzione degli stipendi e l'abolizione dei vitalizi che fine hanno fatto? Se posso scegliermi l'idraulico o l'imbianchino perché non posso votare il deputato? Perché devo pagare ai partiti un miliardo di "rimborsi elettorali" senza ricevute fiscali e fare la posta al tabaccaio per lo scontrino? Liberalizziamo il Parlamento. La madre di tutte le liberalizzazioni.

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venerdì 20 gennaio 2012

I blog nocivi alla resa sul lavoro dei dipendenti comunali?



Non credo assolutamente che i blog diminuiscano o aumentino l'impegno sul lavoro dei dipendenti comunali: quello è e quello rimane il loro ritmo se non si interviene in modo diretto nel caso se ne intravede un rallentamento. In momenti in cui si chiede e si pretende equità in tutti i settori e da tutte le categorie, dovremmo tenere da conto che internet e i cellulari potrebbero essere già considerati un privilegio se confrontati con altri ambienti di lavoro in cui non è ammessa neppure una soltanto di pausa caffé o la lettura dei giornali, (consuetudine ormai acquisita) che parte dal basso, su su fino al Parlamento, dove addirittura si fanno le pennichelle.

Chi vuole "aggiornarsi" comunque, può raggirare l'ostacolo in tanti altri modi. Ritengo quindi inutile, anche se legittimo, l'oscuramento, negli ambienti comunali,  dei blog.

Non era consuetudine di questo blog pubblicare comunicati dell'Amministrazione, non mi sarà difficile quindi continuare a farlo.

mercoledì 18 gennaio 2012

L'ipocrisia del voto di povertà



Da Daccò a Ponzoni fino alla “vicenda Obelix”
La devozione alle barche di lusso di Formigoni

Secondo il commercialista dell'ex assessore arrestato ieri, il governatore lombardo si è fatto pagare le ferie a cinque stelle. Come nel caso del faccendiere coinvolto nel crack del San Raffaele. Per non parlare dell'imbarcazione acquistata dal gruppo d'acciaio di Comunione e Liberazione per 670 milioni di lire: 200 sono stati pagati in nero.

L’ultimo colpo è stato l’arresto di Massimo Ponzoni, ex assessore del presidentissimo della Regione Lombardia. Il ragioniere che curava i conti (piuttosto disastrati) delle società di Ponzoni, Sergio Pennati, in una sua lettera-testamento scrive: “La stessa Immobiliare Mais ha pagato varie volte noleggi di barche e vacanze esotiche allo stesso Ponzoni e al suo capo Formigoni”. Una società di Ponzoni dunque, la Immobiliare Mais, secondo il ragioniere avrebbe saldato il conto di barche e vacanze al “Celeste”. Più che imbarazzante, se si dimostrasse vero: ma Formigoni ha smentito subito con decisione e ieri ha cinguettato su Twitter: Whoever wishes to delegitimize the political system of the Lombardy Region is deluding himself (Chiunque speri di delegittimare il sistema politico della Regione Lombardia sta deludendo se stesso).

Fonte: continua a leggere

martedì 17 gennaio 2012

Costa Concordia, metafora dell'Italia



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Costa Concordia è la metafora dell'Italia. Una balena arenata sugli scogli. Il capitano prima ha causato il problema, poi lo ha negato e poi è scappato. Come Piè Veloce Berlusconi. Il capitano pretendeva di dare istruzioni dalla spiaggia, con i piedi all'asciutto, mentre i suoi secondi erano rimasti a bordo (conversazione). Esattamente come i partiti con il governo Monti. La nave ha un nome italiano, ma il proprietario è americano... come il nostro Paese. Il padrone americano si chiama Carnival, come la gestione della nostra finanza pubblica. L'equipaggio era formato da extracomunitari sottopagati, belìn, proprio come quelli che lavorano in Italia. Il titolo di Carnival è sprofondato in Borsa, come i nostri titoli pubblici. Per salvare il salvabile il personale di bordo si è ammutinato mentre la nave si inclinava sul fianco. Ecco, questo non è ancora successo sulla terraferma. Sulla Concordia l'equipaggio ha potuto ribellarsi soltanto perché non era presente la forza pubblica a manganellare agli ordini del comandante, come in Val di Susa. Il nome Concordia si riferisce all'unità fra le nazioni europee. I suoi tredici ponti hanno infatti nomi di Stati europei, tra cui Grecia, Italia, Gran Bretagna, Portogallo, Francia, Germania, un viatico mentre l'euro sta deflagrando e i tedeschi si farebbero tagliare un braccio piuttosto che finanziare Italia e Grecia. L'allarme è stato dato in ritardo, a imbarcazione rovesciata. Uguale-uguale alla catastrofe economica italiana, a Tremorti e alla "crisi dietro alle nostre spalle". I soccorsi sono arrivati da imbarcazioni private. Le scialuppe erano insufficienti, i giubbotti di salvataggio erano contesi tra i passeggeri e i pontili in preda al caos. Sembra un'ordinaria giornata italiana. Il disastro non è avvenuto per cause naturali, ma per disattenzione. Una regola per l'Italia. La Concordia è affondata per essersi avvicinata all'isola per "fare un omaggio" con la sirena spiegata a amici e autorità del Giglio a loro insaputa. Come per Scajola e Malinconico!
All'inaugurazione la bottiglia di champagne lanciata contro la fiancata rimbalzò, il disastro è avvenuto di venerdì 13. Se fossimo superstiziosi ci daremmo alla fuga.

Fonte

lunedì 16 gennaio 2012

Prima il profitto poi l'uomo. Crisi di un sistema

"Qual è il fine della conoscenza se non quello di capire la natura per poterne seguire le regole e vivere meglio? Bisogna capire qual è il posto di noi esseri umani nell'universo, capire in che rapporto stiamo con i vari fenomeni cosmici, così da poterci comportare disciplinatamente, evitare disastri e contribuire al benessere di tutte le creature. Se non conosciamo noi stessi, è inutile conoscere il mondo.

In Oriente questo è stato da sempre il senso della conoscenza. Era così anche in Occidente. Ma solo fino a Michelangelo. Da allora la vostra scienza ha voluto capire  il mondo solo per usarlo a fini esclusivamente materialie lì vi siete persi.  Sì oggi si fa molta ricerca, ma a che scopo? Per scoprire le ricchezze nascoste della natura, impossessarsene e trasformarle in merci. Questa è la ragione del progresso assolutamente squilibrato dell'Occidente e la causa del vostro decadimento spirituale.

È stata la società industriale con l'introduzione della catena di montaggio per produrre, alla svelta, sempre più cose, mettendone assieme le varie parti, a portare la medicina a considerare l'uomo come un agglomerato di pezzi e a non dare più alcuna importanza a quella misteriosa, invisibile forza che sembra entrare nell'organismo al momento della nascita e abbandonarlo in quella della morte. È solo con la rivoluzione industriale che è nata l'assurda pretesa di spiegare l'universo in termini meccanicistici."


Tiziano Terzani

sabato 14 gennaio 2012

C'è chi preferisce la gramigna modificata dei campi da golf

LE ERBE SELVATICHE NELLA NOSTRA CUCINA TRADIZIONALE

Gneta, finocchietto, rucola, zangone, cicuredda, cardungiedde e tante altre sono le erbe spontanee del nostro territorio che un tempo accompagnavano i piatti della nostra tradizione.
Una cucina semplice ma ricca di sapori che la moderna arte culinaria ha relegato nel dimenticatoio nonostante esse crescano spontaneamente senza alcun intervento dell’uomo attraverso l’uso di concimi chimici e trattamento fitosanitari.
Il WWF Brindisi e il locale tipico L’Antico Palmento, con la preziosa collaborazione dell’agronomo dott. Marco Mitrotta, hanno organizzato un’iniziativa suddivisa in quattro incontri finalizzata alla riscoperta di queste erbe che, nel tempo, da “erbe spontanee” sono state declassate a “erbe infestanti” perdendo quel ruolo nutrizionale che per secoli hanno dato alle nostre tavole.
Si partirà sabato 21alle ore 17.00 con la presentazione dell’iniziativa presso la sede del WWF Brindisi in vico Municipio, si proseguirà sabato 28 alle 17.00 con le nozioni tecniche, domenica 29 alle 10.30 con un’uscita sul campo e, in ultimo, il 3 febbraio alle 19.30 con la degustazione presso il locale tipico L’Antico Palmento (z.i.- Brindisi).
Nel corso dell’incontri si parlerà di biodiversità, della nostra agricoltura, del ruolo delle erbe spontanee nei suoi processi produttivi, il loro riconoscimento e la loro cottura e degustazione .



 

lunedì 9 gennaio 2012

Grazie per il vostro calore!!!

Due serate, per il G.T.A., di full immersion nell'entusiasmo del pubblico che non ha lesinato risate ed applausi. Ecco alcuni flash.

Primo atto


Secondo atto


Secondo atto


Terzo atto

sabato 7 gennaio 2012

Lo scraffalietto chi l'ha messo nel letto?



Due serate al Teatro Comunale con i biglietti già esauriti in prevendita. La gente continua a chiedere biglietti, dispiace non poterla accontentare. Sicuramente ci saranno altre repliche fino alla prossima estate.

Buon divertimento !!!


 

domenica 1 gennaio 2012

Perché?



 

 

 

 

 

Più tardi daranno la notizia gli organi di stampa

 

 

 

Tommaso Mita ‎..Capirai che il cielo è bello perché in fondo fa da tetto a un mondo pieno di paure e lacrime..