mercoledì 30 maggio 2012

Geniale, basta aumentare le accise

e si salva la parata militare e l'ultima tranche dei rimborsi elettorali


 

La festa della Repubblica delle Banane


di Simone Ferrali

Repubblica

Mai avrei pensato di elogiare l'operato di Arnaldo Forlani, ma a seguito del terremoto in Friuli, l'allora ministro della Difesa, decise di annullare la parata militare del 2 giugno 1976. Detto questo, resto dell'idea che gran parte dei problemi italiani siano dovuti alle sue malefatte, unite a quelle di Andreotti e Craxi (il famoso CAF, che ci ha regalato un debito pubblico da spavento). Forlani però riuscì a prendere una decisione che oggi pare non convincere né i tecnici, né i politici, né il presidente della Repubblica (figuriamoci).

Napolitano, in una nota del Quirinale, ha affermato:“Celebreremo sobriamente il 2 giugno ma lo dedicheremo alla memoria delle vittime, al dolore delle famiglie e anche a momenti di scoramento che devono essere superati. Lo celebreremo perché la Repubblica deve dare conferma della sua vitalità, forza democratica,serenità e fermezza con cui affronta le sfide”. Il presidente della Repubblica ha perso l'ennesima occasione per concludere il suo mandato presidenziale, con un minimo di dignità e rispetto per la carica che ricopre. Avrebbe potuto legare il suo nome ad una scelta saggia e coraggiosa. Invece verrà ricordato come il presidente della Repubblica che ha firmato qualsiasi legge dello Psiconano e che ha ricoperto il ruolo di Capo dello Stato durante la crisi più grande di tutti i tempi (ovviamente lui c'entra poco con questa).

Se per Napolitano, celebrare la Repubblica significa non rinunciare ad una parata militare, che quest'anno pare rozza e fuori luogo, forse non ha capito niente. Se per il nostro Capo dello Stato, la conferma della vitalità e della forza democratica di un Paese, si basa su festeggiamenti e marcette, forse non ha ben presente il concetto di democrazia. Anche i regimi totalitari esibivano grandi parate militari nelle ricorrenze speciali, ma non per questo erano regimi democratici.

Ripeto: per celebrare la Repubblica non importano festeggiamenti e marcette. Iniziamo a celebrarla ogni giorno, pretendendo che gli uomini delle Istituzioni svolgano i propri compiti istituzionali con dedizione e serietà, cosa che i nostri politici non fanno: ma questo al nostro presidente della Repubblica pare non interessare, visto che i suoi moniti sono sempre rivolti a qualche Grillo parlante, ai demagoghi (a proposito: battersi contro i costi della politica non è demagogia. Un po' come pretendere che i condannati non entrino in Parlamento) ed agli oppositori del governo Monti. Quasi mai una parola sugli avanzi di galera presenti in Parlamento, sui Sostituti Procuratori che sostengono che “Al Concorso esterno in associazione mafiosa ormai non crede più nessuno”. Fiumi di moniti invece nei confronti dei “Partigiani della Costituzione” e delle parti sociali.

Io sono convinto che i fondatori della Repubblica italiana, i nostri padri costituenti e i nostri partigiani, se sapessero che le celebrazioni del 2 giugno 2012 sono state sospese, per destinare i soldi ai terremotati emiliani, sarebbero i primi a gioirne. Se invece sapessero cosa è diventata la Repubblica italiana, molto probabilmente ci attribuirebbero l'aggettivo di “indegni”.

Penso ai primi presidenti della Repubblica, De Nicola ed Einaudi...poi considero chi c'è adesso al Quirinale e chi potrebbe esserci fra un anno: sale in me una certa preoccupazione e depressione.

Sono convinto che De Nicola ed Einaudi avrebbero sospeso le celebrazioni del 2 giugno, e sarebbero andati a dare coraggio ai terremotati. Perché come ha detto Massimo Gramellini “Si onora di più la Repubblica andando fra i terremotati che fra i carri armati”.

fonte

lunedì 28 maggio 2012

Un virus in Parlamento

Nemmeno dei Ministri superpagati potrebbe mantenerli lo Stato. Continuo a pensare che in Parlamento si è diffuso un virus che fa sproloquiare chi lo frequenta.


I disabili? Non li può più mantenere lo Stato. Si facciano l'assicurazione privata. Questo il chiaro intervento del Ministro Fornero. Crudeltà senza precedenti. Sembra un Ministro per la propaganda Nazista. “Non si può pensare che lo Stato sia in grado di fornire tutto in termini di trasferimenti e servizi’’. Questo ha dichiarto il Ministro durante il convegno Autonomia delle persone con disabilità: un nuovo contributo per assicurarla (Reatech, Milano, 25 maggio).
Vera e propria dichiarazione di guerra ai disabili italiani. Una politica Nazista che rischia distruggere e incattivire lo Stato sociale e i valori che lo hanno caratterizzato il nostro Paese per decenni dopo la tragica esperienza del fascismo e della distruzione della seconda guerra mondiale, sulla base della quale lo Stato Repubblicano si fece carica della ricostruzione di una società con dei valori poggiati sul lavoro e sulla solidarietà sociale. La politica della solidarietà adesso comincia a venir meno e addirittura non si vuole più mantenere la spesa sociale, sanitaria, scolastica ecc ecc, rinnegando quindi la nostra Costituzione, garanzia dei diritti di tutti ma soprattutto dei più deboli.
“Lo Stato rinuncia ad attuare quanto previsto dall’articolo 38 della Carta costituzionale – annota Pietro Barbieri, presidente della Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap – e quanto sancito dalla Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità. Getta la spugna invocando un intervento caritatevole (o interessato) dei privati. Un lesto e mesto ritorno alle opere pie… o a qualcosa di peggio”.
Chi non avrà possibilità di stipulare una polizza assicurativa (settore protetto dal Governo), dovrà decidere se continuare a vivere oppure no. Non si capisce invece perchè si continuano a mantenere privilegi della famosa casta, alla quale appartengono anche i componenti di questo Governo.

di: Viva Latiano

domenica 27 maggio 2012

Il Piano del colore (rigorosamente bianco)

Buona partecipazione di pubblico venerdì scorso nel Castello Comunale al convegno sul piano di recupero del Centro Storico. I cegliesi hanno dimostrato di essere sensibili alla valorizzazione del nostro partimonio. Molte le idee in cantiere: censimento, catalogazione e digitalizzazione di tutti gli immobili, rispetto delle caratteristiche architettoniche, rispetto del colore tradizionalmente bianco, eliminazione delle porte e finestre in anticorodal, intonaco compatibile con il preesistente.  Le infrazioni da correggere purtroppo sono tante e serve un controllo rigoroso per porre rimedio ai danni già inflitti. Speriamo che ai propositi seguano i fatti a cominciare dall'ingresso dello stesso Castello in cui si sono sviluppati i progetti di tutele e recupero del nostro straordinario Centro Storico.



martedì 22 maggio 2012

Democrazia ormai in putrefazione...




... ha salvato i rimborsi elettorali. I partiti stanno affogando nel loro stesso liquame ma pensano ai privilegi.




www.repubblica.it
Il sistema dei rimborsi elettorali è salvo: l'aula della camera ha respinto gli emendamenti alla legge sul finanziamento che puntavano ad abrogarli completamente. Le proposte di modifica erano state presentate dalla Lega e dai deputati del Pdl Giorgio Stracquadanio e Isabella Bertol


Populista? A chi?!




Non credo ci sia molto da decrittare se il risultato viene vista dalla parte della gente comune. I partiti hanno semplicemente ottenuto quello che meritavano. Partiti ciechi, abbarbicati come piovre ai rimborsi elettorali, ai privilegi, ai lauti stipendi ma pontificano sull’equìtà tutelata. In occasione del terremoto in Emilia la prima cosa che sia venuta in mente per reperire i soldi è stata di aumentare la benzina che i parlamentari non comprano. Nessuno di loro ha pensato a devolvere l’ultima trance dei rimborsi ai terremotati. Di questo passo con il malcontento che regna sono destinati all’estinzione. Altro che Grillo demagogo e populista. Continuano a dire che l’insuccesso è dovuto a errate alleanze ma non scendono mai a toccare quello che realmente vuole l’elettorato.

Le armate di Grillo e il ghigno di Bersani




bgrillo e federico-pizzarotti

di LUCA TELESE


Ma come può una giornalista televisiva chiedere al padre di Melissa: "Come si sente in questo momento?" Cretina!!!!!! Come cavolo si può sentire un padre che ha perso la figlia in un modo così tragico?

lunedì 21 maggio 2012

La mia Padova

Ore 04,00 della scorsa notte tra sabato e domenica. Il rumore di un treno che, stranamente, si avvicina all'alloggio al quinto piano, di cui sono ospite a Padova, fa vibrare tutte le pareti. Improvvisamente sfonda la porta e attraversa il corridoio. Mi sveglio di soprassalto, ma non c'è nessun treno. La mia stanza continua ad ondeggiare come una barca su un mare mosso. Caspita! mi trovo nel pieno di un terremoto per dieci lunghissimi secondi, con il panico che ne consegue. Ti accorgi che le certezze, i punti fermi non esistono. Pochi attimi ed il percorso della tua vita può cambiare radicalmente, tutto improvvisamente sfugge al tuo controllo. Ogni decisione, in quegli istanti, può essere errata. Attendo ad un angolo la fine della scossa, mi vesto velocemente e scendo giù nella strada, come altri in quel quartiere, in attesa dello sciame sismico successivo in questi eventi. Arriva dopo circa un'ora mentre siamo fuori sotto il freddo di una mattinata molto umida. Nel frattempo ricevo la telefonata di mio figlio dalla residenza universitaria in cui alloggia, che chiede informazioni sulla mia situazione. Io sono al sicuro gli dico lui pure è fuori con gli altri studenti come in tutte le altre residenze di Padova. Un signore accanto a me assicura che Padova non è una zona sismica (infatti se l'é cavata con poche lesioni), ma la vicina Ferrara, purtroppo lo è e ne abbiamo la conferma nelle prime notizie del mattino. Domenica sera per me si prevede soltanto un'altra nottata insonne, per il viaggio di ritorno con treni in panne e lunghi ritardi ma per gli abitanti e amici cegliesi di Ferrara (alcuni conosciuti tramite la blogosfera) e dintorni invece si prevede un'altra notte da incubo. Lascio Padova nel tardo pomeriggio, tra continui sciami sismici per avvicinarmi ad un'altro evento assurdo ed indecifrabile: il luttuoso attentato alla scuola di Brindisi. Un caso che, sicuramente farà discutere a lungo e su cui si può azzardare qualsiasi ipotesi. Alcune possiamo trovarle dal Diavoletto

martedì 15 maggio 2012

Poi si meravigliano de boom dei grillini...

...che Napolitano non ha sentito


Taglio dei rimborsi ai partiti, la Camera è vuota






Soltanto venti in aula per la discussione sul dimezzamento dei rimborsi ai partiti. C'erano più alunni ad assistere che onorevoli

FOTO I costi (e gli sprechi) della politica italiana 

 

costi della politica,rimborsi elettoraliE' strano che nella mattina del 15 maggio siano arrivati alla Camera i Vigili del fuoco a causa di un forte odore di bruciato. Strano perché l'aula è così deserta in questi giorni che sembrava impossibile che qualcuno avesse fumato.

Già, perché lunedì 14 maggio si è iniziato a discutere sul dimezzamento dei rimborsi ai partiti, relatori della "legge epocale" e bipartisan Bressa (Pd) e Calderisi (Pdl). Risultato: venti presenti in aula, sotto l'occhio sbigottito di tre scolaresche provenienti da tre zone italiane diverse che assistevano ai lavori. "Tutti grillini di domani", commenta amaramente Mattia Feltri su La Stampa. Difficile dargli torto.

Non facciamo nememno i nomi dei pochi presenti alla seduta presieduta da Maurizio Lupi, perché non avrebbe senso. Aggiungiamo un altro passaggio dell'articolo di Feltri: "La percentuale degli onorevoli sul pezzo andava dall’1,5 al 2,3 degli eletti, che avanti di questo passo sarà anche la percentuale dei loro partiti alle prossime elezioni". Un altro bel tassello della politica verso l'antipolitica, come la chiamano gli eletti in Parlamento che però hanno altro da fare al di fuori.

e definiscono antipolitica la nausea che i cittadini hanno per questi inutili e superpagati parlamentari.