venerdì 19 ottobre 2012

I nostri panorama mozzafiato o i campi da golf?



Cosa s’aspetta il visitatore quando giunge a varcare il cosidetto “paretone messapico”, ormai ipotetiche mura di una terra davvero speciale? Certamente accoglienza e tanta energia.
Il Salento è stato sempre così, una dimensione storica, ricca di leggende e di riti che si perde tra i suoi alberi d’ulivo. Già, alberi d’ulivo, secolari,  patrimonio dell’umanità, cui si reclama il diritto di ammirarli, di difenderli, prima di qualsiasi sciagurata decisione, perché qui per ogni albero che cade non c’è una foresta che cresce.
L’ulivo è paterno e un salentino coglie bene le sue differenze, le sue tonalità; sono quelle sfumature che per intenderci, distinguono le varietà da un altra.

Le varietà autoctone messapiche sono due l’“Ogliarola” e “Cellina di Nardò“; si possono osservare accanto da vicino sullo stesso podere o volendo da una torre di avvistamento come panorama mozzafiato.
La Cellina di Nardò, rustica, resistente alle avversità parassitarie, produce olive piccole e numerose sul vigore dei suoi rami da cui si estrae un olio che direbbero i salentini è “maru” o ”pizzica alli cannaliri”(piccante). L’Ogliarola, invece, più gentile citata da grandi scrittori come Lucrezio e Catone manifesta la sua essenza proprio nella poesia del suo gusto dolce, fine molto morbido, con lieve sensazione di mandorla.
I Salentini hanno provato ad equilibrare aromi e sapori mescolando le due varietà anche sullo stesso terreno per esaltarne al meglio completezza ed tipicità del suo olio.

Messapia che passione


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Cosa s’aspetta il visitatore quando giunge a varcare il cosidetto “paretone messapico”, ormai ipotetiche mura di una terra davvero speciale? Certamente accoglienza e tanta energia.

giovedì 11 ottobre 2012

«Beati i miti perché erediteranno la terra» (Mt 5,5)

Marco Pagani -

Il land grabbign ha messo le mani su 200 milioni di ettari di terra agricola o di foreste per farci piantagioni per esportazione, biofuel o ricerche minerarie. Questa terra potrebbe nutrire oltre un miliardo di persone

«Beati i miti perché erediteranno la terra» (Mt 5,5). Questa profezia contenuta nel (facilmente dimenticato) discorso della montagna dovrà forse attendere tempi escatologici, dal momento che nell’attuale orizzonte di globalizzazione i ricchi stanno rubando tutta la terra che possono attraverso il meccanismo del land grabbing.

Quanta terra è stata comprata? Si ritiene che nell’ultimo decennio siano stati acquisiti qualcosa come 200 milioni di ettari in tutto il mondo, pari al 13% di tutta la terra arabile ed quivalente a tutta la terra arabile di USA e Canada (1).

Oxfam fa notare che questa estensione di terra potrebbe sfamare oltre un miliardo di persone. (2)
Tratto da: La terra rubata

sabato 6 ottobre 2012

Nichi e la tela di Penelope

È evidente che il nuovo Nichi sia ormai piuttosto appannato, indeciso, un giorno tesse alleanze che, il giorno dopo disfa: sì a Di Pietro, no a Di Pietro, sì al PD con l'UDC, no al Pd con l'UDC, no a Monti, sì al PD con o senza  Monti anzi mi candido alle primarie del Pd che appoggia Monti per mandare a casa Monti.

No alle trivellazioni nel mare di Puglia...ma perché no... anzi sì. 


 



- di Gianni Lannes -

Esistono due Vendola: Nichi & Nicola; l’uno non sa quello che fa l’altro e non ne risponde. «Il nostro petrolio è il mare blu, è il sole di Puglia, sono le coste del Mediterraneo. Non è più accettabile che la modernità offuschi la bellezza. Rimettiamo la bellezza al centro del modello di sviluppo, promuovendo la nostra idea di bellezza». Così il governatore della Regione Puglia Nichi Vendola. Vendola ha voluto chiarire   la contrarietà della Puglia alla trivellazione del mare alla ricerca di giacimenti petroliferi. «Se qualcuno pensa che l’Adriatico possa essere un campo aperto noi diciamo no. Non abbiamo bisogno di trivelle”, ha detto, spiegando che va preservato il rapporto terra-mare che appartiene ai pugliesi e che alla base del successo turistico,  frutto del talento ma anche all’incrocio di diverse tematiche».  Forse il governatore Nichi Vendola non sa quello che fa il presidente Nicola Vendola.  Demagogia allo stato brado: purtroppo la realtà è un’altra.

mercoledì 3 ottobre 2012

Il vero lusso nel terzo millennio è la salute

Pianeta Terra: distruzione, malattia e morte. Il vero lusso nel terzo millennio è la salute. Allora perché non modificarla geneticamente? La vita ha un valore intrinseco, non è un bene di mercato. Il sistema di potere (le multinazionali economiche) a breve possiederà il genoma umano (i singoli geni che costituiscono la mappa del Dna) con una semplice licenza.
Un esempio inosservato? Con una sentenza del 12 luglio scorso, la Corte di Giustizia della UE ha confermato “il divieto di commercializzare le sementi delle varietà tradizionali e diversificate che non sono iscritte nel catalogo ufficiale europeo”. Fin dal 1998 è in vigore una direttiva comunitaria che riserva la commercializzazione e lo scambio di sementi alle ditte sementiere (Monsanto e altre multinazionali) vietandolo agli agricoltori. Ciò che i contadini hanno fatto per millenni è diventato ora un grave reato.




Scia chimica?



Torre Canne (BR), settembre 2012 (foto R. Vale).

Fenomeni simili sono stati registrati durante l’estate lungo tutto il litorale pugliese, particolarmente ad Ostuni.