lunedì 30 aprile 2012

(SEL)ezione innaturale

Riporto il seguente commento pubblicato sul Diavoletto che sottolinea un mio timore, per cui, quando è stata commissariata Sel, ho preferito allontanarmi dal direttivo.

Ma sarà vero?


El


Chi puo’ dirlo! Ormai li’ e’ un covo di serpenti velenosi che inciuciano tra di loro contro anche chi fa parte del direttivo stesso… T(CENSURA), A(CENSURA) e S(CENSURA) hanno formato un triumvirato? (no, e’ troppo per loro) un gruppetto di gentucola priva di scrupoli e avidi di potere e denaro… Povera SEL





ORA TUTTO DOVREBBE RIENTRARE  NELL'ORDINE NATURALE DELLE COSE


Queste, un tempo, erano le tue battaglie, caro Nichi.

Torna indietro nella tua "narrazione" politica.


La Sinistra si è annacquata,

l'ecologia è ormai una palla al piede

e la libertà ha guadagnato la soffitta.

sabato 21 aprile 2012

Parola di Carolemico

carolemico  Ciao, secondo me non hanno fatto nulla di nuovo, dai un’occhiata a questo post e guarda la data di prima pubblicazione. Naturalmente inutile ricordarti che dire cucina sammichelana è come dire cucina cegliese, l’origine e sempre la stessa.

LA CUCINA SAMMICHELANA, OSSIA LA VERA CUCINA MEDITERRANEA


Quelle che troverete in questo post sono ricette antichissime, cento anni e forse anche molti, molti di più. A che servono tutte stè ricette elaborate?, intrugli come li chiamo io, spendere un sacco di soldi e cosa mangi poi?, solo per fare i sofisici, ma sentite a me mangiate come si deve. La cucina sammichelana antica era una cucina povera, come povera era la gente di quel tempo, gente che cucinava e viveva con quel poco che riuscivano a produrre dalla poca terra di cui erano proprietari o affittuari, ma da quel poco, con la pazienza e sapienza del tempo imparata da generazioni, anche se di cucina povera sempre si tratta, quella gente è riuscita a tirare fuori dei piatti che pur anche se nella povertà dei loro ingredienti, per il sapore e la fragranza, sono da considerarsi dei veri e propri capolavori. Ad onor del vero e anche da dire che quella gente cucinava sul fuoco della legna, e chi l'ha provato sa benissimo che il fuoco della legna e tutta una altra cosa, esalta i sapori, (non chiedetemi perché, non lo so ma è cosi fidatevi) la riprova arrostite la stessa cosa sui carboni e sul gas, quale è più saporita? Nel periodo in cui viviamo oggi, dove non si fa altro che parlare di cibo sano, dieta mediterranea, ecc. ecc., queste ricette, sono la soluzione ideale e scusate se è poco.  Oramai la gente pensa solo a risparmiare tempo in tutto anche sul mangiare e cosi abbiamo i cibi precotti i surgelati e tante altre schifezze varie. Poche donne di oggi passerebbero quattro, cinque ore e anche più vicino alla cucina come facevano le nostre nonne. La buona cucina è pazienza, poesia, passione, amore sia per la cucina che (sopratutto) per chi usufruirà di tale fatica. Appena possibile, elencherò dettagliandole alcune semplici ricette. Tenete presente che alcune ricette le conosco, altre me le faccio dettare da mia moglie o da mia madre. Provate a replicarle e buon appetito.

Se vuoi leggere le ricette comuni clicca qui

giovedì 19 aprile 2012

Flop della Dieta Mediterranea ostunese

Il circolo SEL Peppino Impastato di Ceglie Messapica ricorda bene la battaglia di due anni fa contro il tentativo di scippare alla nostra città che meritava, per i suoi consensi internazionali in gastronomia, il riconoscimento di Sede della Fondazione della Dieta Mediterranea. Ricorda bene pure un taciturno e pilatesco Toni Matarrelli che accompagnò una rappresentanza della dirigenza di Ostuni, che si prefiggeva l'obiettivo di convincerci della semplice formalità della sede ostunese, che nulla toglieva a Ceglie. Oggi BrindisiReport ci informa che l'inaugurazione della sede di Ostuni non è stata un successo. Ceglie che, nella veste del Sindaco Luigi Caroli, non aderì, credo giustamente, alla Fondazione che la vedeva in seconda fila nei confronti di una Ostuni primadonna in un ruolo non meritato sul campo.

Ceglie in risposta ha organizzato un contro-evento e a quanto pare anche con un esito positivo.

Leggi l'articolo completo su BrindisiReport

domenica 15 aprile 2012

L'onda lunga di Madonna della Grotta

A Ceglie una cripta contesa
e la chiesa sta sprofondando


Nascosto dentro una campagna di ulivi e di sassi, fra i ciliegi in fiore, c’è un monumento che sta scomparendo


di FLAVIA PICCINNI



A Ceglie una cripta contesa e la chiesa sta sprofondando



 A pochi chilometri da Ceglie Messapica, nascosta dentro una campagna di ulivi e di sassi, fra i ciliegi in fiore e la terra rossa, c'è una rovina. È la chiesa della Madonna della Grotta, che risale al quattordicesimo secolo e forse non arriverà alla fine dell'anno. È una chiesa rupestre. Bella nella sua architettura tardo gotica, ed è delicata nelle pietre sbilenche, con la facciata deturpata dagli anni di incuria. Tutto intorno c'è il cemento, le erbacce, la macchia, una vecchia macchina grigia abbandonata da chissà quando. Tutto intorno c'è una storia che è fatta di mistero e le parole non bastano a raccontarla.

Le parole non sono sufficienti a raccontare il dramma: la chiesa, che nel 1565 venne assegnata dall'arcivescovo di Brindisi al Capitolo della chiesa madre di Ceglie, negli anni divenne il Santuario Mariano del popolo cegliese e dall'Unità d'Italia fu affidata al demanio dello Stato. Da allora è passata da un proprietario all'altro, anche se l'ultimo nome registrato  -  come è documentato da un atto notarile del 1880 - è quello di tale Tommaso

Maggi. Poi, una diatriba infinita e l'oblio hanno decretato la morte di questo splendido scorcio di pace e di storia pugliese e lo stesso sindaco di Ceglie, Luigi Caroli, pur garantendo che presto verranno presi provvedimenti, non sa trovare un appiglio per ricostruire gli intrecci che si avviluppano intorno alla chiesa e all'adiacente masseria, che ha tetti di trulli e che secondo alcuni nell'antichità era un convento.






Sembra che il Diavoletto sia in possesso di documentazione, recuperata dall’Archivio di Stato, che attesta la titolarità pubblica di Madonna della Grotta.



Vogliamo Madonna della Grotta


PATRIMONIO DELL’UMANITA’


venerdì 13 aprile 2012

È colpa del progresso o della superficialità?

Ornella Tarullo Dalle 20,15 il cielo di Brindisi si è tinto di rosso, una fiammata enorme dal Petrolchimico, ininterrottamente ha bruciato chissà che sostanze fino alle 21,10, poi si è spenta e poi ancora riaccesa, non si riesce a spegnerla. Svegliamoci!!!!!!!!







Ecco perché sono giustificati i no dei brindisini ad ulteriori insediamenti quali il rigassificatore avendo già, oltre a Petrolchimico, anche la centrale a carbone di Cerano.
 

Ero un sostenitore di Vendola. L'ho pure aiutato nella sua campagna. Ma ha sbagliato.
In Puglia si sta combattendo una battaglia epocale per la salute pubblica che sta coinvolgendo trasversalmente tutti i cittadini. Di qualsiasi provenienza politica.
Questa battaglia ha i suoi eroi, medici in prima linea come i prof. Portaluri (Brindisi), Mazza (Taranto) e Serravezza (Gallipoli). Costoro avrebbero potuto salvare decine di migliaia di malati (neoplasie e affini) con i 130 milioni di euro regalati a don Verzè.
Nichi ha tradito la propria base. Errori del genere rimarranno nella memoria dei suoi elettori e la storia si ricorderà di Vendola per aver mancato il suo appuntamento con il progresso che da lui ci si aspettava.
Peccato Nichi, io credevo in te.
Per tutti è un gran peccato.

Vendola aiuta i migliori.....

 

 

giovedì 12 aprile 2012

L'abito farà il monaco?


foto Vincenzo Franco


Ultimata la parte esterna della chiesa di San Demetrio. Resta l'amaro in bocca per quello che non si è documentato prima della colata di cemento sotto il muro laterale. Sono salve le due cripte rinvenute sulle quali il progetto prevede dei pozzi luce per renderle visibili ma non fruibili. Restiamo in attesa della decisione finale.

Servizio fotografico da Ahi Ceglie

domenica 8 aprile 2012

Il segno del destino

Buona Pasqua a tutti voi


Ogni volta che si organizza una manifestazione per Madonna della Grotta, l'interesse è altissimo. Anche in questa occasione le adesioni a firmare sul sondaggio di Repubblica è stato eccezionale. In 1335 hanno aderito!

Il miracolo si rinnova.



Questo sito merita di essere curato ed amato


Condivido in pieno una considerazione espressa dall'amico Pietro Palmisano, in un commento a questo post:


DOBBIAMO PRETENDERE CHE TUTTI I LUOGHI DELLA MEMORIA, TUTTI I LUOGHI DELLA NOSTRA CULTURA, TUTTI I LUOGHI DELLA NOSTRA STORIA SIANO CONSIDERATI SACRI E DIVENTINO TABU’ PER LE RUSPE E PER IL CEMENTO!

venerdì 6 aprile 2012

Se le piste ciclabili passassero da qui...


Da così



Madonna della Grotta si presenterebbe così


Una struttura a rischio. Resisterà alla cattiva volontà degli uomini?


Il 54% dei voti del sondaggio di Repubblica è per Madonna della Grotta.


continuiamo a votare



“La Puglia dimenticata



Grazie agli amici di Brindisi Bene Comune che hanno aderito con grande entusiasmo.

lunedì 2 aprile 2012

Gutta cavat lapidem

Riporto qui un proverbio del Burkina Faso che ho pubblicato sulla pagina di Facebook di Brindisi Bene Comune: "Le formiche, quando si mettono d'accordo, spostano anche un elefante..."

Tempo fa con l’Armata Brancaleone insieme a Domenico Biondi, Pino Santoro, Smemorato e pochi altri raccogliemmo oltre tremila firme con lo slogan LA MADONNA DELLA GROTTA E’ NOSTRA! Tra l’altro fummo anche minacciati. Ora abbiamo la possibilità di proseguire in questa battaglia.


Invitiamo cortesemente tutti a darci una mano firmando questo sondaggio di Repubblica

cliccando qui


"La Puglia dimenticata"



L’opinione di Carolemico sul Diavoletto




questo è il suo blog 

Ciao, ho gia votato anche io per la chiesa di Madonna della Grotta, anche non essendo di Ceglie.
La chiesa di Madonna della Grotta la conosco solo dall’esterno ne tanto meno sono entrato nella cripta, eppure a vedere un simile monumento in quelle condizioni, lasciato all’incuria delle persone è in balia agli agenti atmosferici, mi viene spontaneo fare una domanda, ma tutte le amministrazioni comunali cegliesi (non faccio distinzioni di colore politico) sin dal lontano passato che sia quelle più recenti (e qui scusate lo sfogo, ma mi viene dal cuore,) ma che cazzo stanno a fare, ma quandè che si daranno da fare per salvare tutte le antichità di una citta come Ceglie.
E non è solo la chiesa in questione che versa in quelle condizioni, il castello per esempio e in condizioni vergognose; tempo fa sui nostri blog e siti si parlo delle cappelle votive sparse per la campagna cegliese, in condizioni pietose; le specchie che spariscono giorno per giorno ad opera di sciacalli che ne sottraggono le pietre; sono state rinvenute e scavate centinaia di tombe messapiche, ma di queste solo una scoperta di recente è ancora visibile (forse); le antiche masserie delle vere opere d’arte. L’elenco sarebbe molto lungo, ma non voglio fare un post nei commenti.
Io torno a ripetere, ma quandè che si renderanno conto (a meno che non fanno i finti tonti) che Ceglie e una città che ha più di 4000 anni, ma ci rendiamo conto che quando i nostri antenati combattevano contro i greci di Taranto, sui tanto decantati sette colli di Roma ancora pascolavano le capre e scusate se è poco. E tutto quel poco che purtroppo rimane lo vogliamo lasciare andare in rovina. Questo è solo un suicidio sotto tutti i punti di vista, qui si dovrebbe puntare e investire non sulle minchiate tipo per esempio i campi da golf.