giovedì 31 maggio 2007

Sapienza contadina












Vincent Van Gogh "Campo di grano con corvi"



C'era un massaio che aveva un figlio, il quale studiava in seminario per diventare sacerdote. Quel figlio si trovava un giorno in campagna e, osservando i vedeggianti campi di grano, espresse al padre il suo compiacimento per il buon raccolto che si delineava e che quelle ampie distese di messi promettevano.
Il padre diede al figlio una risposta molto stringata e raggelò il suo entusiasmo.
- Figlio mio, egli disse, questo non è grano, questa è erba.
Arrivò l'estate e le messi biondeggiavano con le spighe cariche di semi. Il nostro studente fece notare al padre che finalmente si poteva godere per la quantità di grano che quelle spighe rigonfie chiaramente facevano intravedere.
Ancora una volta il saggio genitore sconcertò l'inesperto figlio studente esprimendo il suo autorevole parere.
- Figlio mio, egli disse, questo non è grano, questa è paglia.
Arrivò il giorno della mietitura e poi della trebbiatura. Un gran numero di sacchi furono riempiti di grano e trasportati nel granaio di casa. Presente a quella operazione il nostro studente chiese al padre se finalmente si poteva godere per la grande quantità di grano che si era portato a casa.
-Figlio mio, rispose il padre, certamente possiamo godere perchè quello che abbiamo portato a casa è grano, ma solo ora è grano.

Dal volume  "Piccole storie" di Domenico Caliandro


Con Madonna della grotta siamo arrivati alla paglia. Continuiamo ad impegnarci con le firme per farla diventare grano.



"MADONNA DELLA GROTTA E' NOSTRA"


Scaricare il formato PDF da stampare ed inviare a mezzo fax al numero: 0831 393113




lunedì 28 maggio 2007

Omaggio a Rita

MANI

Mani ormai dolenti
in anziane rive d'un tramonto
che annebbia vita.
E le tue e le mie
senza più grinta di remare ancora.
Mani senza più slanci
per scambiarsi una carezza
senza più rabbia
per potersi graffiare
senza più dubbi
da districare
senza verità assolute
da palleggiare
mani felici ancora
di sorreggersi a vicenda
di stringersi nelle nebbie
dimentiche
del troppo che hanno osato
del poco
che insieme le sostiene paghe.


Dal volume "Per un cammino al sole" di Rita Santoro Mastantuono


In questo tempo tanto bisognoso di poesia ma dimentico dei poeti, dopo passaggi nefasti di disumana furia, dopo la morte di Dio e l'annientamento dell'umano nell'uomo, seduto sulle rovine del mondo soltanto mi consolano e mi ricostruiscono speranza voci del possibile amore tra le creature.
La voce di Rita è senz'altro tra queste e delle migliori tra di esse ed è per ciò che la ringrazio di esistere.


Lucio G. Giummo


sabato 26 maggio 2007

Con buona pace di alcuni anonimi


Vorrei chiarire agli anonimi, che in questi giorni hanno infestato il Blog e che non fanno onore alla categoria, che per la merda (termine usato da loro per indicare i miei quadri) che io produco non ho mai preteso finanziamenti pubblici. Caro Martino se ti fa piacere essere un leccaculo di qualcuno sono problemi tuoi. Un proverbio cegliese dice "ci ste all'ardor' pigghie a tamb". Se hai fatto questa scelta potrai sicuramente avere una carriera davanti nel leccare ma puoi immaginare quale tamb' ti tocca prendere. Se a te va bene così, la dignità è tua e puoi farne quello che vuoi ma non arrogarti mai doti critiche di cui non sei all'altezza.


Nemmeno Salomone in tutto il suo splendore.
Opera premiata con il 1° premio al Trofeo Città di Lecce, 1° premio Città di Reggio Calabria, 1° premio Great Contemporary Painters di Rimini, 1° premio Erede di De Chirico a Novara, e scusate se è poco.



Il senatore Aldo Lisi (Alleanza Nazionale) premia Pino Santoro a Lecce

Nato a Ceglie Messapica Pino SANTORO ha compiuto gli studi classici al “Liceo Parificato al Trionfale” di Roma. Di formazione artistica autodidatta, sin da giovanissimo ha sperimentato varie forme di arte, dalla musica alla poesia. Negli anni '70  approda  alla pittura e alla scultura.Come vignettista ha collaborato con il periodico locale "l'Idea".
Ha realizzato vari manifesti: la “40a Coppa Messapica”, il “35° Presepe Artistico Grotte di Montevicoli”,Ceglie-Estate”,Dicembre Musicale”, “Presepe Vivente nel Centro Storico”.
Numerosi i premi e riconoscimenti conseguiti tra i quali: “Premio Città di Brindisi”, Trofeo Oscar Puglia”, due volte il 1° Premio al Concorso “L’uomo e il suo Tempo”, Medaglia d’argento “Benemerenza 1995”, Medaglia d’oro “Biennale di Venezia”, 1° Premio al Concorso “Pensieri del Millennio”, tre volte il 1° Premio al “Concorso Internazionale OggiFuturo”, 1° Premio al “Trofeo Città di Lecce”, 1° premio al “Great Contemporary Painters”, Titolo di Cavaliere dell’Arte a Milano, riconoscimento “Erede di De Chirico” a Novara, titolo di Maestro d’Arte, assegnato dal Centro Universitario Accademia di Francia, membro dell’Accademia Internazionale dei Micenei di Reggio Calabria, dell’Accademia Greci-Marino di Vercelli e dell’Accademia del Fiorino.
Ha esposto in numerose Gallerie d’Arte e Fiere italiane ed internazionali.Si sono interessati di lui i critici: Alemanno, Cracas, Amodio, Tanelli, Perdicaro, Belgiovine Scatigna-Minghetti, Falossi, Argelier, Pasolino, Baldassarre, Conenna.
E’ stato recensito dalle testate giornalistiche di New York: “L’Idea Magazine” e “Il Ponte Italoamericano” oltre che da quotidiani nazionali e riviste specializzate del settore artistico. Le sue opere si trovano in numerose e prestigiose collezioni private di diversi Stati Europei ed Americani.
Ha pubblicato due libri di poesie: “Proscenio Bianco di Calce” e “Rossi di Oleandro”, che sono un viaggio nostalgico in una civiltà contadina del passato carica di musica, colori ed estenuante lavoro, recensiti rispettivamente da Damiano Leo e Vincenzo Gasparro.









martedì 22 maggio 2007

Un gradito ritorno


      


...Rita canta anzitutto per noi perché è madre mediterranea e come questa materna terra del Sud in cui anche pietra e roccia si fanno materia feconda, come questi lidi meridionali che il sole ama e predilige, è nel suo profondo dea-madre, e la sua voce vibrante e dolente si dispiega per trarci lontano dall'errore e dalla sofferenza, a mostrarci la strada...

Lucio C. Giummo

sabato 19 maggio 2007

Il Gallo ha cantato per noi

Sempre alla ribalta della cronaca l'Armata Brancaleone e la sua crociata




Intanto continua la raccolta firme per

"MADONNA DELLA GROTTA E' NOSTRA"

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martedì 15 maggio 2007

Palio Madonna della Grotta


Lo spazio davanti alla chiesa è sufficiente per varie manifestazioni musicali e folkloristiche. Far rivivere un'antichissima tradizione come il "Palio Madonna della Grotta" sarebbe uno straordinario evento anche mediatico.
Perchè non pensare, quindi, a ripopolare questo spazio pregno di storia?



Parte del piazzale antistante la chiesa Madonna della Grotta.

Modulo in pdf da firmare e spedire via fax al n. 0831 393113 per i non residenti a Ceglie.

martedì 8 maggio 2007

Notizie storiche su San Demetrio

L'attuale chiesa ottocentesca (o quel che ne resta) fu costruita sulle macerie di una preesistente chiesa del '500 andata distrutta agli inizi dell''800.
Ignoti sono gli autori della chiesa cinquecentesca ma si sa che a costruire quella ottocentesca sono stati i maestri muratori Cavallo e Antelmi in pietra cegliese. Fu realizzata in pochi mesi e fu consacrata nel 1885.
Di stile neoclassico, San Demetrio era ad un'unica navata con due altari laterali ed uno centrale dedicato all'Immacolata. La sua volta era affrescata con motivi floreali mentre la parte che copriva l'altare maggiore era dipinta con angeli e scene della vita della Madonna. Una ripida scalinata portava al campanile. Un'organo ottocentesco di straordinaria fattura, costruito a Gallipoli, è andato distrutto nel crollo.

San Demetrio oggi


Un oblio di quasi quarant'anni sembra stia per finire dopo l'impegno preso da questa amministrazione.
Un improvviso crollo agli inizi degli anni '60 distrusse l'ottocentesca chiesa. Monito all'incuria umana, le macerie sono ancora lì, consegnate alla storia cegliese.
Appena in tempo furono messe in salvo le statue dei Misteri e dell'Immacolata. Andate in frantumi la cupola e il campanile, rimangono in piedi i muri perimetrali la facciata e l'altare maggiore. Sulla facciata campeggia ancora la scritta in latino:

"HAC EST DOMUS IMMACOLATAE CONCEPTIONIS BEATAE MARIAE VIRGINIS BENE FUNDATA SUPRA FIRMAN PETRAM ET FIRMITER AEDIFICATA  A.B.S. MDCCCLIV".
Purtroppo la pietra non era sufficientemente stabile per la nostra Ceglie.
Intanto continua la raccolta firme per

"MADONNA DELLA GROTTA E' NOSTRA"

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sabato 5 maggio 2007

Ancora più nostra

Quello che due mesi fa sembrava un sospiro di questo blog, rilanciato dal blogring cegliese, sulle le condizioni indegne di Madonna della Grotta, è ora diventato un coro di tutta la stampa locale: "Madonna della Grotta è nostra".
Grazie anche alla Gazzetta del Mezzogiorno e a Pierpaolo Faggiano per aver evidenziato l'importanza che questa Chiesa occupa nella nostra comunità e che meriterebbe di appartenere, a pieno titolo, al patrimonio dell'umanità.
Come ho scritto su Brecce di aprile, se avremo rispetto del nostro patrimonio culturale ed artistico, la storia avrà rispetto di noi.
Essendo, la chiesa romanica con relativa cripta basiliana, da considerare patrimonio dell'umanità, le firme sono estese anche ai non cegliesi. Una piccola parte degli abitanti di Roma si unisce a
noi per le firme grazie a Franca Bassi.
Modulo in pdf da firmare e spedire via fax al n.
0831 393113 per i non residenti a Ceglie.

martedì 1 maggio 2007

1° Maggio a Ceglie

I gruppi che si sono esibiti.

Trimaira


Vokamaliña


Trimaira


Dark Drake


Giuseppe Gioia & Apulia Ensemble


artisti di strada

Segue servizio

Madonna della grotta è nostra


Si parte con le firme !

armata brancaleone
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0831 393113

oppure inviare una mail scrivendo:

"MADONNA DELLA GROTTA E' NOSTRA"

agli indirizzi di posta elettronica del blog ring Cegliese

Relativamente a questo sito: cliccare qui

Un grazie a tutti voi e a Domenico Biondi per la realizzazione del post.