Il rispetto e l'amore per la cultura e le tradizioni della propria terra sono radici da cui l'individuo attinge linfa e forza, essenziali per la crescita personale e della comunità in cui opera e vive. L'arricchimento interiore che scaturisce da questo vincolo è sicuramente reciproco.
giovedì 25 marzo 2010
Sinistra Ecologia e Libertà
Video di presentazione
Tramonta definitivamente il regno di re Mita L'intera piazza insorge alle sue provocazioni deliranti: fascisti, fascisti, fascisti. Il suo comizio si interrompe in piazza Plebiscito e continua in largo Ospizio.
Ciao Pino, veramente a me dal video, non mi sembra che Ceglie sia tenuto, come un gioiello,e con gusto. Mi sembra un centro storico, abbastanza trasandato. Non c'è amore in quello che ho visto, poi se ben rammento, anche con i miei occhi ho visto il degrado. Manca anche il bianco di calce alle pareti, fiori ai balconi, Poi per non parlare di quelle orrende porte finestre di alluminio, asfalto al posto delle chianche,vasi di cemento troppo grossi, erbacce, ecc..Per un centro storico, ci sono delle regole ben precise da rispettare. Altrimenti, se si fanno modifiche senza regole,viene fuori un misto di oscenità. Bastava poco, bastava coinvolgere tutti gli abitanti e farli ragionare e rispettare le regole,una porta, una finestra al centro, ha le sue regole e se l'anziano non si poteva permettere altro, il comune doveva intervenire con un aiuto.Ho visitato tantissimi paesi, tenuti a norma,e torno volentieri quando vedo che i paesani ci tengono. Amare le proprie radici, significa rispettarsi, rispettare il prossimo, e tutto quello che ci circonda. Bisogna nelle scuole, abituare i giovani, a delle uscite e tenere in ordine gli spazi. Spazi tipo:”Pineta Ulmo” un bellissimo posto, tenuto allo sbando, uno spazio verde utile per i giochi dei bambini, è diventato un ricettacolo di mondezza. Tutti ci devono tenere e se non si rispettano le leggi, si fanno le multe, e con il ricavato si assumono persone che girano per i vicoli. Ho visto multare fumatori,e consumatori di gomma, che buttavano i mozziconi e le gomme masticate in terra.Mi dispiace caro Pino, io amo la tua città ma credimi non posso vedere che le cose non funzionano, se continua in questo modo, troverò un posto più civile, mi dispiace per le persone che mi ero affezionata, ma io preferisco stare in un paese che lo sento amato. Un caro saluto
Ceglie
Una donna seduta sullo scalino di pietra consumato lascia scivolare un rosario di legno nero in silenzio prega. E i suoi occhi stanchi ricordano: Pareti di bianco vestite balconi con piccole finestre ornate di fiori. Come ti amo paese mio! Mi dispiace lasciarti non posso vedere le tue profonde ferite. I tuo fianchi sono coperti di tela consumata le tue pietre antiche sono partite in terre lontane in cambio hanno vestito le tue radici di panno di bitume nero. I tuoi balconi sono spogli solo vasi ricchi di verde gramigna. Peccato bella fanciulla! Non ti amano solo perché sei invecchiata. Non ti rispettano non si ricordano ti hanno dimenticata Ceglie! Non ricordano che tu sei ancora la loro madre.
COMPLIMENTI PINO......
RispondiElimina
RispondiEliminaCiao Pino, veramente a me dal video, non mi sembra che Ceglie sia tenuto, come un gioiello,e con gusto. Mi sembra un centro storico, abbastanza trasandato. Non c'è amore in quello che ho visto, poi se ben rammento, anche con i miei occhi ho visto il degrado. Manca anche il bianco di calce alle pareti, fiori ai balconi, Poi per non parlare di quelle orrende porte finestre di alluminio, asfalto al posto delle chianche,vasi di cemento troppo grossi, erbacce, ecc..Per un centro storico, ci sono delle regole ben precise da rispettare. Altrimenti, se si fanno modifiche senza regole,viene fuori un misto di oscenità. Bastava poco, bastava coinvolgere tutti gli abitanti e farli ragionare e rispettare le regole,una porta, una finestra al centro, ha le sue regole e se l'anziano non si poteva permettere altro, il comune doveva intervenire con un aiuto.Ho visitato tantissimi paesi, tenuti a norma,e torno volentieri quando vedo che i paesani ci tengono. Amare le proprie radici, significa rispettarsi, rispettare il prossimo, e tutto quello che ci circonda. Bisogna nelle scuole, abituare i giovani, a delle uscite e tenere in ordine gli spazi. Spazi tipo:”Pineta Ulmo” un bellissimo posto, tenuto allo sbando, uno spazio verde utile per i giochi dei bambini, è diventato un ricettacolo di mondezza. Tutti ci devono tenere e se non si rispettano le leggi, si fanno le multe, e con il ricavato si assumono persone che girano per i vicoli. Ho visto multare fumatori,e consumatori di gomma, che buttavano i mozziconi e le gomme masticate in terra.Mi dispiace caro Pino, io amo la tua città ma credimi non posso vedere che le cose non funzionano, se continua in questo modo, troverò un posto più civile, mi dispiace per le persone che mi ero affezionata, ma io preferisco stare in un paese che lo sento amato. Un caro saluto
Ceglie
Una donna seduta
sullo scalino di pietra consumato
lascia scivolare
un rosario di legno nero
in silenzio prega.
E i suoi occhi stanchi ricordano:
Pareti di bianco vestite
balconi con piccole finestre
ornate di fiori.
Come ti amo paese mio!
Mi dispiace lasciarti
non posso vedere
le tue profonde ferite.
I tuo fianchi sono
coperti di tela consumata
le tue pietre antiche
sono partite in terre lontane
in cambio hanno vestito
le tue radici di panno di bitume nero.
I tuoi balconi sono spogli
solo vasi ricchi di verde gramigna.
Peccato bella fanciulla!
Non ti amano
solo perché sei invecchiata.
Non ti rispettano non si ricordano
ti hanno dimenticata Ceglie!
Non ricordano che tu
sei ancora la loro madre.
franca bassi
... non ci sono amori eterni vero signora Bassi ?
RispondiElimina