...oggi e domani splenderà un bellissimo sole su Ceglie, c'è voglia di aria nuova e pulita.
Il rispetto e l'amore per la cultura e le tradizioni della propria terra sono radici da cui l'individuo attinge linfa e forza, essenziali per la crescita personale e della comunità in cui opera e vive. L'arricchimento interiore che scaturisce da questo vincolo è sicuramente reciproco.
ahahah grandissimo Edoardo !
RispondiEliminaun bel respiro a pieni polmoni, buona domenica Pino!
troppo forte!!
RispondiEliminaImmagine di franca:"Folletto buzzichino"
Il Folletto vi dona una ramoscello di olivo, questo è l'albero più antico, oltre duemila anni e si trova vicino al mio casale....
http://images.google.it/imgres?imgurl=http://www.cannetosabino.org/public/Image/olivone%2520bello%2520ok.JPG&imgrefurl=http://www.cannetosabino.org/news_dettaglio.asp%3Fi%3D30&usg=__IKxFw0u-6HjUyAsjHiherbhg8Hc=&h=1030&w=1244&sz=231&hl=it&start=13&um=1&itbs=1&tbnid=H5lPmVZJChANWM:&tbnh=124&tbnw=150&prev=/images%3Fq%3Dcanneto%2Bolivo%26um%3D1%26hl%3Dit%26sa%3DN%26rls%3Dcom.microsoft:it:IE-SearchBox%26ndsp%3D18%26tbs%3Disch:1
buon fine settimana (tipo barbiere)!
RispondiEliminaA Pino er sole a Roma sta pe' spari! Mo vado a votà, poi vado ar cimema.ciao saluti a casa
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RispondiEliminaCari amici dove ci giriamo si leggono cattive notizie. Oggi, con mia nipote Chiara di 13 anni, mi sono fatta fare un disegno per gli auguri di Pasqua. Ho approfittato e le ho chiesto se vuole fare i disegni per il mio volume "Salviamo il verncolo". Anche se sono semplici disegni con difetti, li preferisco, anche nei miei scritti ci sono delle imperfezioni, questo renderà il volume più spontaneo. Accettate il primo disegno di Chiara dedicato a Voi e alla mia poesia:"A mi fratello Brù". Grazie e tantissimi auguri anche da parte dei miei nipoti: Andrea, Chiara e Eleonora. franca
Immagine disegno di mia nipote Chiara di 13 anni:"Mio fratello Bruno, e mia madre Olga" episodio realmente accaduto.
A Bruno
'Na vòrta mi fratello Bru'
da regazzino la combinò grossa!!
De dimènica matina
portava li carzoni novi a la zuava
a li giardini de la “Mole Adriana”.
Nu' so che je disse er ciarvello
ma a forza de scivolà tutta la matina
su e giù su' er muretto
tornò a casa cor culetto de fora.
Mi madre co' le mano su li fianchi
je disse:
“A Bru' ch'hai fatto a li carzoni novi?”
Lui co' guardaménto mesto
e l'occhio da pesce fràcico
se giro je mostrò er culetto
je rispose:
“A ma' nu è corpa mia, so stati i tarli!”
franca bassi