sabato 23 gennaio 2010

Attacche u ciucce addò vole u patrune

Ma non quando lo decide Mister Baffo!!!


...Ma ecco che scende in campo Massimo D’Alema, già all’opera da Roma sul problemaccio pugliese, il tema è: come fare a perdere la Puglia?
L’ordine è allargare all’UDC, costi quel che costi, anche immolando uomini fidati e competenti, ed ecco che scompare Emiliano e scende Francesco Boccia, direttamente indicato dalla segreteria romana come la vittima sacrificale più adatta (ha già perso una volta con Vendola e quindi è già abituato alle scottature).











2 commenti:

  1. (...) la sfida di oggi sembra contrapporre la politica di laboratorio e il fine superiore del partito, alla politica che vive in mezzo alla gente. Sarà pure una semplificazione ma le migliaia di persone (soprattutto giovani) che seguono Vendola nelle uscite pubbliche rappresentano un’energia vitale che i calcoli a tavolino non potranno mai raggiungere.

    Perché la passione di quella gente è proprio ciò che manca oggi all’opposizione e al Pd in particolare. Un partito dove lavorano tante brave persone come Boccia ma di cui non riusciamo più a percepire la voce. Un senso di gelo che il patto con l’Udc, con i relativi prezzi da pagare, non farebbe che accrescere.

    Sarebbe bello che da lunedì chiunque vinca, Vendola e Boccia cominciassero a lavorare insieme per la causa comune mettendo da parte calcoli e risentimenti. Chissà, forse tutta questa sarabanda ha rimesso in moto qualcosa di positivo. Comunque, sempre meglio che cantare sull’attenti: meno male che Silvio c’è.

    Da il Fatto Quotidiano del 24 gennaio

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  2. Dai dati parziali si sta delineando una vera festa della democrazia.

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