
La replica di ieri sera ha suscitato nel teatro gremito un entusiasmo e una partecipazione straordinaria

Teatro completo per la seconda volta

Relax dietro le quinte prima dell'apertura del sipario

Festa di matrimonio

Lezioni di calcio





...la storia è sempre scritta dai vincitori. Quando due culture si scontrano chi perde viene cancellato e il vincitore scrive i libri di storia, libri che sostengono la sua causa e condannano quella del nemico sconfitto. Come ha detto una volta Napoleone: "Che cos'è la storia, se non una favola su cui ci si è messi d'accordo?". Sorrise. "Ma per la sua stessa natura è sempre un racconto da una sola prospettiva".
Perché la conquista del Regno delle due Sicilie fu per i Mille quasi una passeggiata, almeno fino al Volturno? La risposta sta negli aiuti internazionali di Inghilterra e Francia, negli intrighi del Piemonte il cui re mirava ad impadronirsi delle ricchezze del regno di suo cugino Francesco II di Borbone (parenti, serpenti), nell'alleanza con la delinquenza meridionale e nella vera e propria fiumana di soldi che affluì nelle tasche della spedizione pre comprare i vertici militari nemici. Circa 2.300 altissimi ufficiali borbonici, finiti sul libro paga di Garibaldi, favorirono così vergognosamente l'avanzata e le strabilianti vittorie garibaldine. Cominciarono Acton e Caracciolo a Milazzo, continuarono Landi a Calatafimi, Lanza a Palermo, proseguirono Gallotti e Salazar a Reggio, Ruiz e Briganti a Villa San Giovanni, Vial a Monteleone, Caldarelli a Salerno e così di tradimento in tradimento per finire a Pianell e Nunziante.
Troppe deroghe sulla caccia? Facciamone di più. E' questo il senso dell'emendamento presentato dal centrodestra che si discuterà oggi in Senato. Sull'Italia pende un pesante contenzioso con l'Unione europea per la violazione delle direttive in materia venatoria: negli anni passati la quantità e la misura delle deroghe è stata tale da configurare, secondo Bruxelles, una violazione netta dello spirito della legge a difesa della fauna e, in particolare, degli uccelli migratori.

co che scende in campo Massimo D’Alema, già all’opera da Roma sul problemaccio pugliese, il tema è: come fare a perdere la Puglia?
Stanotte ho saputo che c'eri: una goccia di vita scappata dal nulla. Me ne stavo con gli occhi spalancati nel buio e d'un tratto, in quel buio, s'è acceso un lampo di certezza: sì c'eri. Esistevi. E' stato come sentirsi colpire in petto da una fucilata. Mi si è fermato il cuore. E quando ha ripreso a battere con tonfi sordi, cannonate di sbalordimento, mi sono accorta di precipitare in un pozzo dove tutto era incerto e terrorizzante. Ora eccomi qui, chiusa a chiave dentro una paura che mi bagna il volto, i capelli, i pensieri. E in essa mi perdo. Cerco do capire: non è paura degli altri. Io non mi curo degli altri. Non è paura di Dio. Io non credo in Dio. Non è paura del dolore. Io non temo il dolore. E' paura di te, del caso che ti ha strappato al nulla, per agganciarti al mio ventre. Non sono mai stata pronta ad accoglierti, anche se ti ho molto aspettato. Mi son posta sempre l'atroce domanda: e se nascere non ti piacesse? E se un giorno tu me lo rimproverassi gridando: "Chi ti ha chiesto di mettermi al mondo, perché mi ci hai messo, perché?". La vita è una tale fatica bambino. E' una guerra che si ripete ogni giorno e i suoi momenti di gioia sono parentesi brevi che si pagano un prezzo crudele......





