Riporto qui un bellissimo commento dell'amico Zino su un mio
Ho da dire anche se è fuori tempo (non lo è mai se si ha da dire) che questo gioco fatto con un filo di spago annodato imparato da bambino l'ho insegnato ai miei figli.
Con grande meraviglia 4 anni fa durante un pausa lavorativa giocherellavo e giocherellavo da solo sempre al primo passaggio quando mi si è avvicinato un giovane ragazzo della Romania da poco assunto nella mia ditta...ha proseguito nei vari passaggi con vera maestria rifacendo con cura i passaggi inversi per evitare la fine precoce del gioco.
Era il passatempo della sua nonna non gli sembrava vero eppure anche se poco più che ventenne per quegli istanti era ritornato bambino a casa dei Suoi.
I giochi poveri di tutto il mondo sono uguali come uguale è la sofferenza di tutti i poveri del mondo. (mi disse come si chiama ma non lo ricordavo già un minuto dopo, nu,lu chiamamm- a naca)
Con grande meraviglia 4 anni fa durante un pausa lavorativa giocherellavo e giocherellavo da solo sempre al primo passaggio quando mi si è avvicinato un giovane ragazzo della Romania da poco assunto nella mia ditta...ha proseguito nei vari passaggi con vera maestria rifacendo con cura i passaggi inversi per evitare la fine precoce del gioco.
Era il passatempo della sua nonna non gli sembrava vero eppure anche se poco più che ventenne per quegli istanti era ritornato bambino a casa dei Suoi.
I giochi poveri di tutto il mondo sono uguali come uguale è la sofferenza di tutti i poveri del mondo. (mi disse come si chiama ma non lo ricordavo già un minuto dopo, nu,lu chiamamm- a naca)
Carissimi Pino e Zito, questo gioco lo conosco benissimo!!!
RispondiEliminaNon immaginate quante volte io e la nonna ci abbiamo giocato ed intendo insegnarlo anche al mio bimbo non appena possibile!!!!
La nonna lo chiama: à nàch' cioè la culla.
La zia Rosa (nella foto) era una grande esperta, carissima Rosanna.
RispondiEliminaZino è uno "speciale" cultore della memoria cegliese :o)
RispondiEliminaQuella frase scritta in evidenza la dice lunga sul passato, presente e futuro...
RispondiEliminaVero cara Angela ho voluto evidenziarla perché racchiude molto della storia dell'umanità, nel bene e nel male.
RispondiEliminaDi questo gioco ho un nebuloso ricordo per averlo visto qualche volta, ma mai praticato.
RispondiEliminaSarei curioso di sapere meglio in che consiste.
Ci giocavo con i miei fratelli. I giochi dei bambini di ieri, erano semplici oggetti: un picchio di latta o di legno, del piattini di bottiglie, palline di vetro, figurine colorate, un pezzo di gesso... ci divertivamo con poco
RispondiEliminaUna caro saluto agli amici del blog.ciao franca
Ho un vivido ricordo di questo gioco, anche se non ricordo che nome avesse. Oggi i bambini giocano con la playstacion, nintendo, ecc. ma aumentano i bambini depressi, bhe sono gli effetti collaterali del progresso! Augurerei tanto che la crisi attuale facesse riscoprire qualche gioco antico che avevano il pregio di far socializzare bambini e adulti.
RispondiEliminaCiao,buon 2009. beppe