I ripetitori dovranno essere collocati a 300 metri dalle case, 500 metri dalle scuole e non meno di 1000 metri di distanza l'uno dall'altro.
Peccato che sia Pieve di Cento (BO) e non Ceglie, ma potremmo diventare virtuosi imitandola.
Intanto vediamo altre iniziative in Italia in merito. In molti comuni si predilige il diritto alla salute, delocalizzando i ripetitori anche di fronte al semplice dubbio sulla loro pericolosità.
Mi ero illuso!!! Pino non fare più questi scherzi.
RispondiEliminaG.S.
Più che una provocazione è un augurio.
RispondiEliminaforza SEL FORZA FORZA!!!
RispondiEliminaEppure non sembra così complicato un piano del genere. Mah, speriamo che i nostri amministratori siano lungimiranti.
RispondiEliminaAntonio R.
Non sarebbe difficile realizzare un piano del genere, se chi amministra una città considerasse il suo mandato un servizio nei confronti di una comunità e non un privilegio per sé.
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