Sulla rivista Geo News
Un vaso di terracotta l'ha conservata per oltre 2.500 anni. E' la più antica mappa del mondo occidentale, grande come un francobollo, scritta in greco antico e messapico, la lingua della popolazione italica che abitava la penisola salentina. Il frammento di vaso che reca incisa la mappa fu ritrovato a Soleto, in provincia di Lecce, da un archeologo belga dell'università di Montpellier, Thierry van Compermolle. A essere raffigurata è la costa della penisola salentina, con l'indicazione di 13 toponimi, 11 in messapico e due in greco. Alcuni di questi nomi esistono ancora, come Otranto, Soleto, Ugento e Leuca. La mappa dimostra che i greci usavano la cartografia prima dei romani. Ma dimostra anche i rapporti tra greci e messapi. Questi ultimi potrebbero essere giunti sulla penisola italica proprio dalla Grecia.
Per chi vuole approfondire ulteriormente
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Interessantissimo,questo frammento di storia.franca
RispondiEliminaDopo aver descritto l'Italia antica fino a Metaponto, dobbiamo parlare delle regioni che la seguono. La prima è la Iapigia: i Greci la chiamano Messapia, gli indigeni la distinguono in Salento (la parte intorno al promontorio Iapigio) e Calabria. A nord di queste si trovano le popolazioni chiamate in greco Peucezi e Dauni, ma gli indigeni chiamano Apulia tutta le regione dopo la Calabria e Apuli la popolazione. Alcuni, in particolare i Peucezi, sono chiamati anche Pedicli.
RispondiElimina[Traduzione di N. Biffi in N. Biffi, L'Italia di Strabone.
rapporti indubitabili: fecero due guerre pareggiando 1 a 1 (con i magnogreci tarantini) ma se i messapi fossero stati greci perchè usare solo l'afabeto e non la lingua? A saperlo...
RispondiEliminal'alfabeto...
RispondiEliminaquando scade... questo post meriterebbe di essere riproposto su "cegliesi nel mondo"
Giacomo, non c'è bisogno che scada un post che può interessare a molti. Non l'ho pubblicato per questioni di tempo perché in questo periodo il computer lo uso col contagocce.
RispondiEliminaBello sapere che abbiamo origini così "ingegnose"......
RispondiEliminaGrazie Pino e buona serata!!!!!
veramente interessante questa nota che rappresenta una parte della storia.Ciao Pino
RispondiEliminaNon sapevo nulla dell'esistenza di questo prezioso reperto.Ho trovato questo articolo molto interessante.Le realtà locali vanno valorizzate.
RispondiEliminaCiao a presto!
Grazie Pino!
RispondiEliminaEhi c'è anche il nome delle città di Taranto (TAPAE alla tua sinistra e sembra che le linee a v rovesciato sia proprio il mare)
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