domenica 31 luglio 2011

Non crediamo alle favole


"Torno in Trentino dopo qualche anno. La nostalgia... Mi sembra di essere Celentano nella canzone "Il ragazzo della via Gluck" aggiornata alle Alpi. Là dove c'erano i boschi oggi ci sono i "circuiti" di sci, le piste evidentemente non bastavano più. E ettari di campi da golf per quattro golfisti in croce, parcheggi, nuovi alberghi semipieni, semivuoti o anche vuoti. Faccio un vecchio sentiero dove un tempo non c'era una casa e ora c'è un villaggio. Rotonde ovunque, ma non rotonde normali, ma maxi rotonde che un tir ci sta largo. Le malghe, per arrivarci si camminava tra i pini e ora ci sono strade asfaltate percorse da suv che arrivano fino alla baita, poi le persone a bordo scendono e dicono "Che bello!" e dopo 10 minuti tornano indietro. Sono triste e per questo ho voluto scrivere un commento."



Renato G.



 



È la maggioranza che non desidera campi da golf sul proprio territorio, perché sono utili ad una minoranza irrisoria che sottrae enorme territorio alla biodiversità e risorse idriche ad una comunità che avrà poco o nulla in cambio, ad eccezione di danni ambientali dovuti ai pesticidi e diserbanti utilizzati per la manutenzione.




Buon divertimento!!!

"Non esiste alcun obbligo da parte dei gestori di valutare l’impatto ambientale di un campo da golf."

con queste premesse il risultato sarà sicuramente catastrofico

3 commenti:

  1. saprei io dove mettere le mazze... ;)

    RispondiElimina
  2. Sicuramente ci starebbero meglio;-)

    RispondiElimina
  3.  ... ho cercato un proverbio o un modo di dire del nostro dialetto na inutilmente, mi viene in mente la favola che ci raccontava la nonna con la volpe ed il lupo, il ritornello suonava così "Tunzana tunzana lu ruttu port u san "

    RispondiElimina