venerdì 15 luglio 2011

Da Ceglie un monito all'Uomo


Ripensare la società, una prospettiva per il futuro.
(di Paolo Santoro)

Atto 1



Anno 2050.
La crisi che aveva colpito la società durante gli anni 2010-2011 non era stata una semplice crisi, era stato l'inizio di una catena che aveva visto il fallimento dell'Irlanda prima, poi Spagna e di lì un effetto valanga che aveva copito l'Italia e l'Europa, quindi gli Stati Uniti e infine al tutto il mondo.
Dopo duri anni di tagli al Welfare e ai diritti dei cittadini, quando sembrava che gli immensi sacrifici richiesti al singolo stessero portando a risultati concreti per il bene della "collettività", si aggiunse un'altra sconcertante notizia: l'era del petrolio chiudeva i battenti. La società non sarebbe stata più la stessa. L'umanità avrebbe potuto investire gli anni rimanenti per sviluppare le nuove tecnologie rinnovabili tanto vantate, ma, tra crisi e guerre, non c'era spazio economico per un intervento di tale genere. Dopo lo scoppio della guerra in Libia fu necessario allargare il fronte all'Egitto, che aveva dato appoggio segreto a Gheddafi. Questo non piacque all'Iran, costringendo a dover aprire ulteriormente quel fronte e di lì al Pakistan. Era necessario per estirpare il male islamico dal mondo. Non c'era spazio per investire in ricerca istruzione e sanità. La popolazione moriva di fame, si ammalava e non aveva una cultura per poter emergere. In compenso, in Italia, avevano costruito grandi opere come la Tav, o almeno avevano cominciato a costruirla, abbandonata poi per finanziare la guerra in Egitto. Nel frattempo però l'esercito la presidiava costantemente, quando un giorno, un giornalista curioso si era intrufolato per vedere come procedevano i lavori, dato che era un'area off limits. Scoprì che era piena di rifiuti, quel tunnel immenso era stato usato per nascondere tonnellate di rifiuti. Dopo Napoli infatti si era riempita di monnezza anche Roma, servivano soluzioni veloci. Così tutto era diventato una discarica, legale o meno. È il prodotto della modernità. Dovettero ulteriormente blindare la Tav, anche se non c'erano lavori in corso, chiaramente manganellando i pochi che osavano ribellarsi.  
Dopo una grande crisi, c'è bisogno di un grande governo. Berlusconi purtroppo aveva lasciato questo mondo e in assenza di un uomo così "valido" c'era stata una immensa coalizione tra l'ex PD e PDL, ora "Fronte Nazionale per il Bene Comune". La Lega aveva protestato vigorosamente, ma, dopo pochi anni, si era unita al Fronte quando anche la padania era stata invasa dai rifiuti. La monnezza ora unisce il Paese. Tra rifiuti ci si capisce. Fu deciso di blindare tutta l'Italia, non solo la Tav, bisognava difendere il paese dai nemici del popolo. Manganello e carcere per chiunque si ribellasse. Soprattutto quando dopo 5 anni dal referendum sull'acqua e il nucleare furono riproposti entrambi. Il costo dell'oro blu si era decuplicato e non tutti potevano permettersi di bere. Se togli l'acqua il cittadino si incazza ma il manganello lo calma. Erano stati arrestati oltre duemila manifestanti dei centri sociali, no global insomma. Oggi, anno 2050, il cittadino è uno schiavo e il futuro è inquinato per sempre.

3 commenti:

  1. Emozionano queste parole, dalla tastiera di un giovane vengono più dure di quanto raccontano, vorrei che la profezia mutasse, ma l'estate corre comunque...

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  2. Purtroppo, carissimo Giacomo, i partiti non hanno per nulla considerato il malcontento della base e continuano ad agire secondo interessi lontani dalla gente comune.
    In un commento su una pagina politica di Facebook ho chiesto come mai si sceglie sempre di tagliare il necessario di gente già ridotta all'osso e non si tocca mai il superfluo dei politici.
    Anch'io mi auguro che cambi la profezia ma con queste premesse sfacciatamente egoistiche, la strada è aperta a qualsiasi scenario.

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  3. Io non credo alle profezie. Sono un monito, una possiblie via per gli eventi. Ma resta solo una delle tante, sta a noi fare si che non sia quella che imboccheremo. Chissà che non mi venga di pubblicare qualche altra via, in senso positivo. Toccherà a noi preferirla.


    Paolo Santoro

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