venerdì 15 giugno 2007

Un pò di storia



LA MADONNA DELLA GROTTA
(Chiesa rurale)


Antichissima chiesa gotica situata sulla vecchia strada che da Ceglie conduce a Francavilla Fontana.
E' una delle più importanti opere romaniche ancora esistenti in Puglia. E' una chiesa rurale di un certo rilievo nel territorio metropolitano, ma in completo stato di abbandono.

Ora è divisa in due ambienti ed adibita, la parte anteriore a porcile e quella posteriore a stalla (Antonio Chionna, Gli insediamenti rupestri della provincia di Brindisi, Fasano 2001, p.36) per animali vaccini.
La chiesa (contemporanea a quella di Sant'Anna) è da datare intorno al IX secolo, fu ristrutturata nel '300 dall'architetto Domenico de Juliano. Nel corso dei secoli però ha subito vari rimaneggiamenti. La facciata termina con un campanile a vela molto simile alla chiesa della Santissima Annunziata situata nel Borgo medioevale della città.
Sui muri, scampoli di affreschi raffiguranti due santi monaci, sopravvissuti ai secoli ed all'uomo, di epoca piuttosto tarda. Molto rovinato appare l'affresco di una Madonna col Bambino.

Le pareti della chiesa sono alte e snelle, interrotte dal vecchio portale e dall'ampio rosone, del quale rimane la ghiera esterna e nessun elemento della raggiera (G. Scatigna Minghetti, Vestigia di icone sacre a Ceglie Messapica, Ceglie Messapica, 1965, p.10-11).
Nel 1597, il rev. Don Paladino Nisi, procuratore generale del Capitolo di Ceglie, stipulò un contratto con "mastro Vito Michele di Martina" per la "costruzione di quattro Cappelle" in quella chiesa.
Le Cappelle dovevano essere "due per parte incominciando davanti la porta maggiore con due arcate e che detti archi devono venire di palmi 16" (ASBr., Notaio Stefano Matera, a.1597, C.24.INV.III.B.3.1.II.1; idem, a.1597, C.18.INV.III.B.3.1.II.1; G.Scatigna Minghetti, Vestigia….cit., p.10-11).
A titolo di cronaca, don Paladino Nisi, nel 1606, a seguito delle dimissioni dalla carica di Arciprete di suo zio don Lorenzo Nisi nelle mani di Papa Paolo V (Camillo Borghese di Roma, fu Papa dal 16 maggio 1605 al 28 gennaio 1621), fu nominato dallo stesso Papa Arciprete della chiesa Collegiata dell'Assunzione della Terra di Ceglie. Egli prese possesso pertanto della carica il 22 marzo 1606, mediante lettura (della lettera di nomina) fatta ad alta voce nel corso della Messa solenne, con grande concorso di pubblico e mediante affissione dell'atto notarile alla porta principale della chiesa (ASBr., Notaio Stefano Matera).
……Era antica consuetudine che, nel primo giovedì di Pasqua di Resurrezione, il Comune festeggiasse la ricorrenza della Madonna della Grotta. Nell'occasione il Re concedeva la franchigia per il mercoledì e il giovedì e gli otto giorni successivi per un totale di dieci giorni….(ASBr., Platea di San Domenico……a. 1744, p.359).
Perché le Autorità civili e religiose cittadine non ripropongono quella ricorrenza? Sarebbe una delle festività più antiche del Salento.
L'Arciprete Donato Maria Lombardi, nel 1748, rispondendo ad un questionario in preparazione ad una Visita Pastorale che di lì a poco il Vescovo di Oria, Mons Castrese Scaja (1746 - 1755) avrebbe fatto afferma che, tra le altre feste che si solennizzano a Ceglie vi è quella della Beatissima Vergine Maria sotto il titolo di Madonna della Grotta, che si è osservata ab immemorabili e si sollenizza nel primo giovedì dopo Pasqua di Resurrezione, senza però l'ufficio proprio per l'Ottava eccettuata (don Gianfranco Gallone, La Chiesa e la devozione di San Rocco a Ceglie prima del '900, in E' ancora l'alba, Oria 1999, p.54).
A questa festa di origine bizantina certamente partecipava tutta la popolazione cegliese. Era una festa tutta campestre; e facendosi nel maggio, mese sacro a Maria pareva che anche la natura con le tante bellezze della sua primavera concorresse a festeggiare la Rosa sempiterna del paradiso.

Quasi tutti i preti vi andavano quel giorno; e dopo una messa solenne e cantata, ciascuno alla sua volta celebrava la sua sull'unico benedetto Altare.
E i cittadini d'ogni ceto vi si recavano pure in gran numero; taluni da pedoni talaltri
(sic) montando curiose e bizzarre cavalcature; chi da solo, chi in compagnia della sua famigliola e chi con amici.
Ascoltata entro la grotta la Santa Messa, a frotte a fronte (sic) si versavano poi tutti nell'aperta campagna, a scorazzare con insolita allegria (Rocco Antelmy fu Achille, Ceglie Messapica, Accenni sulla sua antichità, Oria s.d., p.99).
Se la ricorrenza si festeggiava il primo giovedì di Pasqua di Resurrezione, non poteva essere il mese di maggio come afferma Rocco Antelmy.
Ai religiosi che dimorarono nei monasteri, sono da aggiungersi quelli che vivevano nelle campagne, eremiti e anacoreti. A volte costoro vivevano in rozze grotte isolate, o formavano delle "laure". Ogni "laura" era  un gruppo di molti abituri o cellette nello stesso sito aspro e deserto. In ciascuno di questi abituri viveva ritirato, senza conversare con altri, un eremita o un anacoreta. Solo il sabato o la domenica gli eremiti che appartenevano alla stessa "laura", si riunivano nella cripta o cappella, per assistere alla Messa e all'Eucaristia.

Nel IX secolo in Puglia molti monasteri furono distrutti dalle incursioni saracene. I Principi normanni aiutarono gli eremiti ricostruendo molti monasteri già distrutti e molti altri ne costruirono di nuovo.


17 commenti:

  1. Bravissimo Pino sappiamo ancora di più su "Madonna della grotta"

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  2. viene da pensare all'utilizzo che ne fanno e viene abche da dire... che fantasia per il misero tapino che gli balenò nella misera testolina ad utilizzare una chiesa come stalla...!!!

    forse il soggetto non è credente o ateo, ma il rispetto per il proprio passato non comporta il essere credente o meno in una qualche divinità... o forse pensava che mettendo in quel posto i suoi animali li preservasse dalle pestilenze??!!!

    mah la realtà a volte supera qualsiasi fantasia....

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  3. Intanto oggi sono arrivati dodici firme via fax, altre trentadue firme raccolte manualmente. Pino fatti vedere, sei tu il custode delle firme.

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  4. Credo che oggi sia il tuo compleanno...tanti auguri da un ammiratore che ha conosciuto, tramite internet, un grande cegliese innamorato della sua terra proprio come me...

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  5. Ho controllato nel librone dei dannati. Non mi sembra che oggi sia il suo compleanno.

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  6. Caro Papè Satan dovevi controllare nel librone dei beati.

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  7. Grazie di cuore a tutti gli amici sinceri che internet mi ha procurato.

    Questo già mi dà motivo per continuare con grande entusiasmo la strada del Blog che poco più di un anno fa ho intrapreso quasi per gioco. Allora per errore mi iscrissi convinto che fosse necessario per poter fare commenti su Cegliesi nel Mondo. Ne è valsa davvero la pena commettere quell'errore perchè mi ha dato la possibilità di conoscere ed interloquire con tanti amici che non avrei mai conosciuto.

    Ancora grazie a tutti.

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  8. Pino, ho capito con ritardo che oggi è il tuo compleanno; questi "blogger" usano un linguaggio a volte ermetico... se poi ci mettete i libri dei santi e dei dannati.... non si capisce più niente!

    Scherzi a parte, sinceri auguri!

    Con tanta stima,

    Franco

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  9. Buona notte adesso vado a ninna sono stanca e domani chi l'ha vista!

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  10. Ciao Pino tutto bene?

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  11. Buona giornata oggi devo andare a Tivoli speriamo bene per il traffico.

    Saluti cari alla Fata Mina.

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  12. Buon giorno Pino, com'è il cielo a Cegghjie? Controlla dalle mie parti cioa e buona giornata.

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  13. Ciao Gisan,

    a quando la missione ad Oria?

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  14. Ciao red, siamo in attesa di una data precisa. I tempi sono un pò lunghi.

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