sabato 26 maggio 2007

Con buona pace di alcuni anonimi


Vorrei chiarire agli anonimi, che in questi giorni hanno infestato il Blog e che non fanno onore alla categoria, che per la merda (termine usato da loro per indicare i miei quadri) che io produco non ho mai preteso finanziamenti pubblici. Caro Martino se ti fa piacere essere un leccaculo di qualcuno sono problemi tuoi. Un proverbio cegliese dice "ci ste all'ardor' pigghie a tamb". Se hai fatto questa scelta potrai sicuramente avere una carriera davanti nel leccare ma puoi immaginare quale tamb' ti tocca prendere. Se a te va bene così, la dignità è tua e puoi farne quello che vuoi ma non arrogarti mai doti critiche di cui non sei all'altezza.


Nemmeno Salomone in tutto il suo splendore.
Opera premiata con il 1° premio al Trofeo Città di Lecce, 1° premio Città di Reggio Calabria, 1° premio Great Contemporary Painters di Rimini, 1° premio Erede di De Chirico a Novara, e scusate se è poco.



Il senatore Aldo Lisi (Alleanza Nazionale) premia Pino Santoro a Lecce

Nato a Ceglie Messapica Pino SANTORO ha compiuto gli studi classici al “Liceo Parificato al Trionfale” di Roma. Di formazione artistica autodidatta, sin da giovanissimo ha sperimentato varie forme di arte, dalla musica alla poesia. Negli anni '70  approda  alla pittura e alla scultura.Come vignettista ha collaborato con il periodico locale "l'Idea".
Ha realizzato vari manifesti: la “40a Coppa Messapica”, il “35° Presepe Artistico Grotte di Montevicoli”,Ceglie-Estate”,Dicembre Musicale”, “Presepe Vivente nel Centro Storico”.
Numerosi i premi e riconoscimenti conseguiti tra i quali: “Premio Città di Brindisi”, Trofeo Oscar Puglia”, due volte il 1° Premio al Concorso “L’uomo e il suo Tempo”, Medaglia d’argento “Benemerenza 1995”, Medaglia d’oro “Biennale di Venezia”, 1° Premio al Concorso “Pensieri del Millennio”, tre volte il 1° Premio al “Concorso Internazionale OggiFuturo”, 1° Premio al “Trofeo Città di Lecce”, 1° premio al “Great Contemporary Painters”, Titolo di Cavaliere dell’Arte a Milano, riconoscimento “Erede di De Chirico” a Novara, titolo di Maestro d’Arte, assegnato dal Centro Universitario Accademia di Francia, membro dell’Accademia Internazionale dei Micenei di Reggio Calabria, dell’Accademia Greci-Marino di Vercelli e dell’Accademia del Fiorino.
Ha esposto in numerose Gallerie d’Arte e Fiere italiane ed internazionali.Si sono interessati di lui i critici: Alemanno, Cracas, Amodio, Tanelli, Perdicaro, Belgiovine Scatigna-Minghetti, Falossi, Argelier, Pasolino, Baldassarre, Conenna.
E’ stato recensito dalle testate giornalistiche di New York: “L’Idea Magazine” e “Il Ponte Italoamericano” oltre che da quotidiani nazionali e riviste specializzate del settore artistico. Le sue opere si trovano in numerose e prestigiose collezioni private di diversi Stati Europei ed Americani.
Ha pubblicato due libri di poesie: “Proscenio Bianco di Calce” e “Rossi di Oleandro”, che sono un viaggio nostalgico in una civiltà contadina del passato carica di musica, colori ed estenuante lavoro, recensiti rispettivamente da Damiano Leo e Vincenzo Gasparro.









12 commenti:

  1. Ciao Pino, chiedo scusa a nome di tutti gli anonimi. Io non sono iscritto a Splinder ma mi piace seguire quello che scrivete. Non meriti quello che è stato detto nei tuoi confronti. Crepi l'invidia.

    Antonio

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  2. Carissimo Pino "non ti curar di loro / ma guarda e passa..." Chi è questo Martino? Quante lauree ha, quanti e quali titoli accademici? Probabilmente ha finito a stento le scuole medie, anche se conosco autodidatti che ne sanno più di cento plurilaureati.

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  3. Infatti Damiano non mi curo di loro perchè continuo per la mia strada, ma una risposta gliela ho concessa.

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  4. L'arte è anche questo Pino. Se hai ricevuto un commento seppure negativo vuol dire che hai prodotto una sensazione. Chi ha visionato le tue opere non è rimasto indifferente.

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  5. Pino credo tu sappia già come la penso sull'argomento. T'auguro serenità e buona domenica!

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  6. Certo l'arte è comunicazione e scambio di emozioni. Davanti ad un'opera lo spettatore matura e trasmette sensazioni in base al suo vissuto. Chissà qual'è il vissuto di quell'anonimo commentatore. :-)

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  7. Ciao Pino, sono Domenico di Ostuni. Ci siamo conosciuti quando hai esposto nel Palazzo Tanzarella nel programma dell'Agosto Ostunese. Penso che non c'è bisogno che ti rinnovi il mio apprezzamento per quello che realizzi poichè in quell'occasione ho preso tre stupendi quadri che gli ospiti che vengono a casa mi invidiano. Volevo solo dirti che chi vede me..a nelle tue opere vuol dire che rispecchia se stesso. Ciao. A proposito quando farai un'altra esposizione ad Ostuni?

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  8. Ciao Domenico

    come potrei dimenticarmi di te. Abbiamo trascorso due ore di fila a discutere di tutto durante la mia esposizione. Quello che mi fece piacere fu che in dieci giorni sei venuto ben sette volte, quasi un record. Il Comune di Ostuni, come quello di Locorotondo, ha sempre espresso la propria disponibilità ad una mia mostra. Appena possibile vedrò di realizzarla.

    Ciao e buona giornata.

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  9. Seppure in ritardo,esprimo la mia solidarietà.Sono un difensore dell'anonimato,ma certamente non di quello che ha come unico scopo la calunnia o l'offesa gratuita.Chi non ha il piacere di guardare la tua arte può benissimo fare altro invece di offendere.

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  10. Grazie ahiceglie, sapevo di godere della tua stima. Condivido il tuo parere sugli anonimi. Ho dovuto cancellare i loro commenti poichè erano davvero sconci ed offensivi. Entro certi limiti avrei, con serenità, accettato le critiche, ma non corrispondevano affatto a nessun canone di critica.

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  11. Caro Pino sono mancato qualche giorno dal tuo blog e solo oggi leggo di questo "inconveniente" con gli anonimi. Forse non mi sono perso niente, perchè gli insulti non hanno valore. Però hai fatto bene a dare una risposta ferma e serena. Superare il limite tra critica e l'ingiuria, la disapprovazione e l'offesa o l'insulto non appartiene ad alcuna "categoria culturale". E' un fatto di valori etici e morali. Proprio quello che manca a molti essere umani, acculturati o meno che siano. Con stima e rispetto, Franco Nigro

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  12. Ciao Pino, sono nuovo del blog. Ti esprimo la mia solidarietà per l'accaduto. Non credo che sia questione di lauree e titoli accademici...conosco tanti imbecilli con lauree e tante persone vere con la terza elementare...

    Credo che l'arte qualunque essa sia possa essere apprezzata o meno ma mai denigrata. Credo che chi ti ha commentato sotto forma di anonimo sia si laureato ma all'università dell'imbecillità!!

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