mercoledì 7 febbraio 2007

Madonna della Grotta





Scomparso nel 476 d.C., in seguito alla costante penetrazione barbarica, l'ultimo simulacro di quello che era stato l'Impero Romano d'Occidente, con la deposizione da parte di Odoacre, re degli Eruli, dell'imperatore Romolo Augustolo, cessata contemporaneamente anche nella terra d'Otranto, la dominazione romana, queste terre furono assoggettate alla signoria degli imperatori di Bisanzio, rapaci ed assolutisti non meno dei precedenti dominatori. Della loro presenza, i Bizantini hanno lasciato nella Provincia Salentina, un'impronta quasi indelebile, che ha modificato usi, costumi, lingua, tradizioni, liturgia, facendo quasi rivivere tempi e cultura della Magna Grecia. I monaci greci ed orientali, incalzati dalle persecuzioni di Costantino Capronico,dovettero abbandonare, nell'VIII secolo, le loro sedi nel Libano ed in Palestina e ripararono in Terra d'Otranto dove fondarono ovunque monasteri e romitori tra i quali la Cripta Basiliana e la Madonna della Grotta.


Ceglie Messapica (Madonna della Grotta)

"...Il 20 luglio del 1597, il procuratore generale del Capitolo di Ceglie, don Paladino Nasio, stipula una convenzione con il maestro muratore Vito Nughele per la costruzione di quattro cappelle nella chiesa di Santa Maria della Grotta.





"L'edificio sacro ed i padiglioni della masseria si presentano a chi proviene da Ceglie, quasi all'improvviso, a circa sei chilometri dalla città , dopo aver percorso una stretta, tortuosa vicinale asfaltata, che conduce a Francavilla.
Le pareti della chiesa sono alte e snelle, rese preziose dal bugnato antico, interrotte soltanto dal vecchio portale e dall'ampio rosone, del quale rimane la ghiera esterna e nessun elemento della raggiera. Il silenzio è palpabile; sembra attendere con ieratica maestà il rado studioso, l'occasionale visitatore che si è avventurato in questa breve plaga dell'alto salento a qualche miglio da Ceglie Messapica, per gustare ed analizzare gli ultimi brandelli di una civiltà ormai del tutto scomparsa, racchiusi tra pareti sbrindellate.
Sui muri, scampoli di affreschi, rapsodicamente sopravvissuti ai secoli e all'uomo,  occhieggiano, con addolorato stupore, l'ambiente all'intorno.
Qui, nella chiesa gotica della Madonna della Grotta, il tempo il tempo pare essersi fermato ma non è riuscito a conservare quasi nulla di tutto ciò che i secoli hanno sedimentato con una suggestione sapiente: spessi muri rusticamente bugnati, un protiro semidiroccato, un rosone ridotto a finestra in tempi a noi più vicini, due svelti campanili ad una fornice e tanta, tanta melanconia in cui i ricordi si legano ai ricordi, lo struggimento si alimenta di una muta, intensa commozione..."

Gaetano Scatigna-Minghetti (1995)

9 commenti:

  1. Ti ringrazio Gisan.

    Ho letto che ad Ostuni esiste una sezione di Italia Nostra che molto probabilmente riuscirà a restaurare la chiesa di S. Francesco di Paola.

    Dubito che si possa fare qualcosa per la Madonna della Grotta però, come uno dei pochi esempi di architettura romana nell'intera Puglia, meriterebbe un pò di attenzione.

    ricordo che quando molti anni fa andai a farle visita con amici, il piano superiore era pieno di cianfrusaglie fra cui un materasso...

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  2. Adesso il post è completo. Questa mattina ho dovuto sospendere per impegni.

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  3. In effetti Red la condizione del monumento è a dir poco scandalosa. Quando andai io a visitarlo, le mucche magiavano in una mangiatoia attaccata al muro dove per tanti anni avevano resistito alle intemperie stupendi affreschi, ora sporchi di rifiuti, compresi escrementi. Ogni commento lasciava, e lascia, posto solo all'indignazione.

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  4. Grande post! quindi architettura romana ma pensiero e "mano" d'origine orientale.


    piccolo dubbio: la chiesa di s. Anna dovrebbe risalire al 1200 ca., quindi la la Madonna del grotta sarebbe antecedente a quella e non contemporanea, come invece riportato in un mio commento(preso dalla rete) nel post su s. Michele.

    Puoi confermarmi il periodo di s. Anna?


    Riguardo al degrado ho omesso volontariamente il dettaglio di qualche carcassa in decomposizione situata praticamente all'ingresso della chiesa...

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  5. La chiesa della Madonna della Grotta è contemporanea a quella di Sant'Anna da datare intorno al IX secolo, fu ristrutturata nel '300 dall'architetto Domenico de Juliano. Nel corso dei secoli però ha subito vari rimaneggiamenti. La facciata termina con un campanile a vela molto simile alla chiesa della Santissima Annunziata situata nel Borgo medioevale della città. Può darsi che inizialmente ci fosse una cripta antecedente come quella di San Michele e in seguito è stata costruita la chiesa in stile gotico.

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  6. Spesso è difficile datare una chiesa perchè nell'arco dei secoli ci sono diversi rifacimenti o aggiunte che stravolgono le date. A volte l'errore sta nel collegare una data ai vari rifacimenti seguenti piuttosto che alla costruzione iniziale.

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  7. ciao Pino, grazie del post. davvero un peccato pensando allo stato in cui si trova. Stavo pensando alla ciclicità delle cose. il libro di Minghetti è del '95, anche allora si è voluto dare attenzione alla Chiesa, ora attraverso questo post e ai nostri commenti.

    Anche secondo me, non è da escludere una cripta di epoca antecedente, tipo S. Michele, cui è seguita dopo la realizzazione della chiesa

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  8. ho nella mia biblioteca una copia del libro

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  9. Resto ammirato x l'infaticabile lavoro di attenzione verso il patromonio delle Radici.

    Ciao, buona domenica. beppe

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