È la logica di una vecchia politica autoreferenziale, che si spaccia per nuova. È la logica di una casta immutabile, intoccabile, che non vuole cambiare le regole del gioco a favore di una trasparenza, semplicemente perché non ha a cuore il bene comune e la considerazione della volontà della collettività in cui opera. Essa è alla continua ricerca del consenso immediato. Utilizza buona parte delle proprie energie alla risistemazione, al riequilibrio delle forze in campo e alla difesa di privilegi e posizioni acquisite e, se per questo bisogna ignorare alcune regole, poco importa. Ossia l'etica asservita al tornaconto. Non interessa quanta affidabilità possano offrire i nuovi acquisti e quanta considerazione abbiano o abbiano avuto per il territorio; basta un colpo di spugna sul passato e riconsiderarli ed incensarli alla bisogna.
Credo sia ormai la logica della deriva vendoliana, di una politica ridotta a poter essere rappresentata da una barca alla mercé dei flutti, alla ricerca di un porto sicuro in cui approdare. Ormai simbolo di una rinuncia ad essere lei stessa porto sicuro e faro di riferimento per una nuova fase sempre evocata e mai realizzata.
Il tanto esorcizzato berlusconismo, alla fine, si è intrufolato anche nel corpo di Sel.
Certo potrà vincere ancora, avere consensi, vincere primarie ma è diventato un ibrido. Non è più la creatura iniziale ideata da Vendola.
Non importa se c'è giustizia nella strada intrapresa, conta l'obiettivo raggiunto
Una lezione di cinismo
[...] causticamente Vittorio Bruno Stamerra. Se vuoi leggere come la pensa Beppe Grillo clicca qui. Se clicchi qui invece leggerai il disincanto di Pino [...]
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