domenica 8 aprile 2012

Il segno del destino

Buona Pasqua a tutti voi


Ogni volta che si organizza una manifestazione per Madonna della Grotta, l'interesse è altissimo. Anche in questa occasione le adesioni a firmare sul sondaggio di Repubblica è stato eccezionale. In 1335 hanno aderito!

Il miracolo si rinnova.



Questo sito merita di essere curato ed amato


Condivido in pieno una considerazione espressa dall'amico Pietro Palmisano, in un commento a questo post:


DOBBIAMO PRETENDERE CHE TUTTI I LUOGHI DELLA MEMORIA, TUTTI I LUOGHI DELLA NOSTRA CULTURA, TUTTI I LUOGHI DELLA NOSTRA STORIA SIANO CONSIDERATI SACRI E DIVENTINO TABU’ PER LE RUSPE E PER IL CEMENTO!

8 commenti:

  1. Caro Pino
    Voglio incominciare con te un discorso che mi sta a cuore da tanto tempo, a proposito di Madonna della Grotta e altri simili luoghi della "Memoria" locale e delle "Memorie" universali.
    Per chiarire al meglio la mia idea faccio una premessa: nelle occasioni in cui si parla dei diritti dei migranti e della cittadinanza agli immigrati ed ai loro figli che nascono sul nostro territorio, io suggerisco che sarebbe ora di parlare di cittadinanza sulla terra, in quanto considero mia patria tutto l'immenso globo (senza nulla togliere al piccolo luogo dove siamo nati!).
    Questa premessa insieme all'altra necessaria, che sono felice per il gradimento avuto dal nostro "sito", per poter dire che sarei per una unica votazione che comprenda, senza distinzioni d'importanza, tutti i luoghi dei nostri Lari e Penati, tutti i luoghi della nostra cultura.
    A fare graduatorie in questo campo ho molta paura.
    Perché?
    Non ti faccio una colpa per non aver letto il mio "Il giardino delle maraviglie", ti dico semplicemente che noi non sapremo mai più se sotto quel terreno, dove era ben visibile una antica cripta, ci fosse qualcosa di interessante per la memoria dei Brindisini. Semplicemente quella cripta è stata cancellata con tre colpi di ruspa e una colata di cemento!
    Io nella grotta "Madonna della grotta" ci sono andato una decina di volte, tra i belati degli agnellini, in mezzo allo sterco, proprio la davanti all'altare di questa bellissima foto, cinquant'anni fa, tondi tondi, però non sono riuscito a vedere invece altri "luoghi", altri gioielli, che nel frattempo sono spariti.
    Concludo con un invito che tu sarai felice di rigirare a tutti i nostri amici alla ricerca del proprio passato per costruire il migliore futuro: d'ora in poi
    DOBBIAMO PRETENDERE CHE TUTTI I LUOGHI DELLA MEMORIA, TUTTI I LUOGHI DELLA NOSTRA CULTURA, TUTTI I LUOGHI DELLA NOSTRA STORIA SIANO CONSIDERATI SACRI E DIVENTINO TABU' PER LE RUSPE E PER IL CEMENTO!
    Le votazioni e le graduatorie possono essere armi a doppio taglio e, comunque, armi pericolose se usate in modo maldestro. Confermo tutto il mio amore per "Madonna della Grotta"
    Pietro Santo

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  2. Caro Pietro
    nemmeno io potrò mai concepire quella colata di cemento nel "Giardino delle Meraviglie" imposta da un'ottusa idea di speculazione e progresso a discapito di un passato eternamente vivo e palpabile in qualsiasi luogo della memoria comune.
    Mi inviti a nozze parlandomi di difesa universale di tutti i luoghi della memoria e della cultura che insieme costituiscono il patrimonio dell'umanità. Sarebbe il mio grande desiderio. Ma ahimé il limite umano dell'attenzione e dell'interesse, purtroppo, riduce la concentrazione dei destinatari dei messaggi ad una cosa per volta. La tutela del nostro patrimonio può procedere un passo alla volta. Questo allunga i tempi a dismisura e nel frattempo c'è un altro luogo della memoria che viene oltraggiato dalla miopia e dall'avidità. Diventa una lotta impari e si è costretti a rincorrere per limitare i danni. Tu sai che sul mio blog c'è tanto spazio per i luoghi della memoria: Cripta di San Michele, Specchie, Paretone, Castello, San Demetrio (nemmeno sotto la colata di cemento laterale nella chiesa di San Demetrio sapremo mai cosa ci fosse. Ed abbiamo salvato in tempo le due cripte rinvenute, alzando un polverone mediatico) e mi scuso per quelli che non cito ora. Non credere che sia rimasto meno male per i crolli di Pompei e, sul mio blog, ne ho parlato. L'universalità del patrimonio culturale è fuori discussione a qualsiasi latitudine esso appartenga. Anch'io, da giovanissimo, in quella grotta, mi sono trovato tra belati, muggiti, sterco e residui di paglia ovunque, persino su quell'immagine sacra. Ti assicuro che è stato traumatico per la mia sensibilità.
    Citando un passo del tuo libro affermo che "la consapevolezza di avere salvato qualcosa di molto importante mi riempie la mente di piacere." Ma il nostro potere di persuasione, con i nostri pochi mezzi a disposizione, è limitato e può avere un pò di successo solo nell'ambito del territorio in cui agiamo.

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  3. Varie volte nella mia vita ho incontrato gli "orchi" che hanno cercato di strapparmi la vita.
    L'ultima volta è stato certamente per quel famoso giardino diventato ormai un totem.
    L'aggressione servì a far capire alla gente che doveva pensare ai fatti propri e così è stato da allora in poi.
    Ancora oggi la grande colata continua.
    Per quel che riguarda il "giardino", i grandi alberi di albicocche, di nespole, di fichi, di prugne, di susine, non valevano certo meno dei templi che io vi ho immaginato!
    Nulla si è salvato, eccetto le foto ed i film.
    Penso che la rete possa aiutare ad evitare in futuro simili scempi e distruzioni, mediante la contemporanea pubblicazione su diversi siti delle testimonianze fotografiche e la contemporanea pubblicazione dell'omissione di vigilanza degli Enti preposti.
    Se poi la mafia del cemento riesce comunque a fare i propri affari nonostante noi, almeno ci resteranno le foto di quei preziosi reperti!
    Grazie per l'ospitalità
    Pietro Santo

    p. s. - In questa città di centrodestrasinistra e di finti partigiani nessuno s'è accorto di questo mio "schiavo di Hitler" e nessuno si è curato della sua esistenza!

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  4. Ne sono convinto che la rete serva molto a sensibilizzare ed a prevenire parecchi abusi sul patrimonio tramandatoci dai nostri avi. In questo ci troviamo in sintonia con Domenico e Giacomo e qualche risultato lo abbiamo ottenuto. È più facile creare disinteresse che interesse e per questo motivo i distruttori di memoria sono sempre un passo avanti a noi. Ma non demordiamo, nonostante tutto.

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  5. Con buona volontà si continua a lanciare sassi nello stagno; l'ossigeno non è molto, ma si tiene viva l'idea.

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  6. [...] proposito di costruire e ricostruire Ahi Ceglie ci informa sul recupero di San Demetrio, un gioiello di Ceglie [...]

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  7. Ciao Giacomo, ho scritto molto per Madonna della Grotta, ma adesso con il nuovo blog non riesco a trovare tutte le immagini. Se mi puoi chiamare e spiegarmi come posso recuperare per scrivere ancora. Un caro saluto.

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