I segni della primavera ormai imminente prendono il sopravvento e nascondono sotto un manto multicolore i tanti interrogativi sulle ferite inferte alla natura dalle scorie inquinanti dell'incendio alla TAF.
I cegliesi attendono ancora informazioni precise sui danni all'ambiente, ma l'unico resoconto da parte dell'ARPA è stato sull'aria. Era prevedibile che non ci fossero problemi sull'aria in quanto la pioggia scrosciata a dirotto durante l'incendio aveva fatto precipitare al suolo le polveri. Il problema si è trasferito al suolo. L'eventuale diossina sprigionata dal fuoco finisce nella catena alimentare e si lega al grasso animale e il consumo di carne locale può essere pericolosa per l'uomo. È insufficiente quindi lavare accuratamente le verdure e gli ortaggi, poiché il pericolo inevitabile viene dal consumo di carne. Per quanto riguarda il piombo ed altri metalli, esistenti nella composizione delle gomme, dannosi per la salute, poiché si accumulano nel fegato, nulla è stato riferito ai cegliesi. Qual'è il livello di inquinamento e cosa rischiano realmente i cegliesi?
Sapere è un diritto ed informare è un dovere!!!
Caro Pino non sapremo mai la verità. Aho! sto trullo me ricorda quarche cosa. Un caro saluto
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