....Massimo D'Azeglio, scrivendo al nipote Emanuele il 29 settembre 1860, mentre era ancora in corso quella che la stampa liberale già spacciava come un'epica impresa di un pugno di audaci, diceva che "quando si vede un regno di sei milioni ed un'armata di 100 mila uomini, vinti con la perdita di 8 morti e 18 storpiati, chi vuol capire capisca". L'accusa è grave anche se proviene da chi aveva scarsa simpatia per i metodi politici sin troppo disinvolti di Cavour. Ma come dubitare dei tre "galantuomini", le cui testimonianze costituiscono il fulcro del recente testo della Pellicciari? Poiché essi furono tutti fedelissimi del conte, quanto dicono appare per ciò stesso come oro colato. La Farina ne fu il braccio destro al punto di vantarsi nel suo epistolario di averlo visto "quasi tutti i giorni prima dell' alba", nel corso di una serie di "relazioni intime pur tenute segretissime dal' 56 al' 59". Egli, essendo stato messo alle costole di Garibaldi da Cavour, lo informa giornalmente degli scempi compiuti dai Mille, sottoponendogli un crescendo di episodi sufficienti da soli a polverizzare il mito da cui furono poi circondate le loro gesta. Non si comprende comunquecome La Farina osi gridare allo scandalo, dal momento che quale organizzatore della spedizione non poté ignorare che i suoi componenti erano (son parole di Garibaldi!) "tutti generalmente d'origine pessima e per lo più ladra; e tranne poche eccezioni con radici genealogiche nel letamaio della violenza e del delitto"....continua
mercoledì 4 novembre 2009
I panni sporchi dei Mille
....Massimo D'Azeglio, scrivendo al nipote Emanuele il 29 settembre 1860, mentre era ancora in corso quella che la stampa liberale già spacciava come un'epica impresa di un pugno di audaci, diceva che "quando si vede un regno di sei milioni ed un'armata di 100 mila uomini, vinti con la perdita di 8 morti e 18 storpiati, chi vuol capire capisca". L'accusa è grave anche se proviene da chi aveva scarsa simpatia per i metodi politici sin troppo disinvolti di Cavour. Ma come dubitare dei tre "galantuomini", le cui testimonianze costituiscono il fulcro del recente testo della Pellicciari? Poiché essi furono tutti fedelissimi del conte, quanto dicono appare per ciò stesso come oro colato. La Farina ne fu il braccio destro al punto di vantarsi nel suo epistolario di averlo visto "quasi tutti i giorni prima dell' alba", nel corso di una serie di "relazioni intime pur tenute segretissime dal' 56 al' 59". Egli, essendo stato messo alle costole di Garibaldi da Cavour, lo informa giornalmente degli scempi compiuti dai Mille, sottoponendogli un crescendo di episodi sufficienti da soli a polverizzare il mito da cui furono poi circondate le loro gesta. Non si comprende comunquecome La Farina osi gridare allo scandalo, dal momento che quale organizzatore della spedizione non poté ignorare che i suoi componenti erano (son parole di Garibaldi!) "tutti generalmente d'origine pessima e per lo più ladra; e tranne poche eccezioni con radici genealogiche nel letamaio della violenza e del delitto"....continua
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ECCO PERCHE' SONO TUTTI ( QUELLI AL POTERE ) CONTRO IL REVISIONISMO STORICO...PERCHE' CI HANNO RACCONTATO UN SACCO DI PALLE SU COME SONO ANDATE LE COSE !!
RispondiEliminaTOBUZ
Spesso il risorgimento ci è stato raccontato come una serie di guerre di liberazione, la Storia ci dice che si raggiunse un diverso equilibrio europeo a mezzo di una serie di guerre di conquista, Garibaldi fu uno strumento non del tutto intelligente (consapevole).
RispondiEliminaLeggendo qua e là
RispondiElimina[..] Influenza muore bimba a Napoli in Italia quasi 800 mila contagiati. E' questo il titolo terroristico sparato in prima pagina dai pennivendoli al soldo di Debenedetti. E le case farmaceutiche si fregano le mani. E' tempo di andare via dall'Afghani [..]
Ciao da Carolemico, la nostra storia come tutte del resto è piena di porcate note e nascoste, gente che andava messa al muro, fatta passare per eroi.
RispondiEliminaNegli anni 70 mi trovavo in Piemonte (nella parte montuosa) per lavoro, parlando con alcuni vecchi del luogo questi mi dicevano che durante la guerra i partigiani in quei posti avevano fatto le peggiori porcate immagginabili, si recavo nelle case isolate e razziavano tutto animali, derrate alimentari e roba di valore ed alla fine per non lasciare traccia spesso e volentieri facevano fuori i testimoni. Qui in paese per esempio girano voci di gente che prima della guerra era alla fame e se ne erano andati, alla fine della guerra erano tornati con molti soldi, cosa fa pensare questo?