Il post sul blog "Uno sguardo su Ceglie" mi ha fatto ricordare di questa foto del mio archivio che raffigura il calvario dal lato posteriore.
Il rispetto e l'amore per la cultura e le tradizioni della propria terra sono radici da cui l'individuo attinge linfa e forza, essenziali per la crescita personale e della comunità in cui opera e vive. L'arricchimento interiore che scaturisce da questo vincolo è sicuramente reciproco.
Caro Pino,
RispondiEliminaquesta foto mi ha fatto ricordare la mia fanciullezza...
Buona giornata
dg
su quella panchina scambiavo le figurine dei calciatori Panini coi compagnucci di allora... dopo il catechismo ai Cappuccini
RispondiEliminaBuona domenica,
RispondiEliminaAnna :)
Ciao Pino, sempre bellissime foto, dipinti e immagini sul tuo blog, sono anche andata a vedere quello specifico su ceglie, ma chi è dg? Se posso saperlo. Mia madre è nata a Giovinazzo se qualcuno di voi ha delle foto d'epoca del paese e della piazza e potesse pubbliccarle, mi farebbe un regalo enorme. Ci andavo sempre da bambina, l'ultima volta avevo 12anni.
RispondiEliminaUn bacio e buon inizio settimana,
Rossella.
NB:
ho letto sul venerdì di repubblica un articolo su ceglie e sui personaggi che la abitano in estate, tra stilisti e artisti come te, non chiedermi i nomi non li ricordo, ma sono molto conosciuti.
forse ti riferisci a questo articolo ?
RispondiEliminauno dei "vip" che popolano le campagne cegliesi e che lo rispettano per la sua genuinità.