Abbazia di Sant'Anna
SEC. XII
Facciata della chiesa e statua di Sant'Anna
L’antica Abbazia rappresenta uno dei monumenti piu’ significativi dell’architettura sacra dell’alto Salento. La struttura è ad una sola navata, priva di transetto e senza abside.
La facciata è monocuspidata e ad un solo portale. L’interno risulta movimentato da sei arconi ciechi a tutto sesto distribuito in numero di tre lungo i lati longitudinali delle pareti perimetrali.
Il dipinto più significativo all’interno della chiesa è quello raffigurante la Morte di S. Anna, dalla resa iconografica e cromatica notevolmente esemplare.
Le prime notizie riguardanti l’Abbazia risalgono al 1183, data in cui il Pontefice Lucio III confermava a Pietro, Arcivescovo di Brindisi, tutti i diritti e i possessi inerenti quella Cattedra, fra i quali l’Abbatiam Sancte Anne in Villa Cilie.
Risale al 1710 un intervento risolutivo del Clero di Ceglie che, con proprio denaro, riuscì a salvare la chiesa abbaziale dalla rovina e costruì lo scenografico altare tardo-barocco nella cui nicchia si conserva il settecentesco simulacro della Santa che, recata in processione il 26 luglio di ogni anno, costituisce un irripetibile modello della scultura in legno del ‘700 salentino e pugliese
Panoramica del retro della chiesa di Sant'Anna in un reportage di SydBarrett84
Una chiesa di tal valore storico meriterebbe ampi spazi intorno a se per essere meglio apprezzata, mentre ormai è affiancata da tempo da case e muraglioni e si continua imperterriti a costruire a ridosso della chiesa, in questo periodo possiamo apprezzare gli ultimi lavori di accerchiamento. Leggende metropolitane narrano anche che la chiesa tremi notevolmente durante i lavori di scavo. Continuiamo pure a farci del male, se non siamo in grado di preservare il nostro patrimonio significa che non lo meritiamo...
RispondiEliminaE un vera vergogna per come trattate i vostri gioielli.
RispondiEliminanon credo ci sia molto da esser contenti
RispondiEliminaPer il restauro di questa Chiesa ho raccolto fondi organizzando per tre anni "Una serata per Ceglie" per un totale di duemila biglietti venduti per partecipare al sorteggio di alcuni quadri da me messi a disposizione. L'opera di consolidamento è stata ultimata e tramite oblò in vetro sistemati sul pavimento all'interno della chiesa e nel cortile si può vedere la parte sottostante che è davvero suggestiva.
RispondiEliminaGrazie Gisan, grazie Syd. Leggende metropolitane o no, gli ampi spazi alla chiesa in questione sono negati.
RispondiEliminaUn grazie quindi anche alla gente che rilascia i permessi per costruire (leggasi AmministrazionI) mostri in cemento (per altre info basta rivedere su questo blog alcuni post passati) ed alla gente priva di scrupoli che li concepisce.
Viva il decoro cegliese.