Echi assopiti
sotto coltre di tempo
canti familiari riaffiorano
da vivaci tamburelli ritmati
e fisarmoniche
complice sera
e libagioni generose
di fatiche lenitrici e di dolori.
Tristezza è bandita
dal regno del Dioniso dei poveri.
Domani cederà lo scettro
ad altri umori
e sudato pane inesorabile
si cingerà di alloro.
Tratto dal volume di Pino Santoro "Rossi di Oleandro"
anche tu morso dalla taranta...
RispondiEliminaSono ricordi indelebili della mia infanzia. Ricordi che mi stanno portando ad una ricerca approfondita sul fenomeno del tarantismo nel nostro territorio.
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