domenica 30 novembre 2014

Quì ritrovo ciò che avevo già scritto nel mio libro di poesie

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Quando muoiono le leggende finiscono i sogni 
Quando finiscono i sogni, finisce ogni grandezza.

Siamo stati fortunati, quelli della nostra generazione.
L’ultima della millenaria civiltà contadina, la prima di quella spaziale e tecnologica. A cavallo – e il gioco di parole è qui davvero inevitabile – tra i cavalli che scalpitavano sulle strade di polvere bianca e le astronavi che sono sbarcate sulla luna.
Una generazione passata dalla povertà al benessere economico. Dalla semplicità alla smoderatezza. Una generazione che ha conosciuto i lumi a petrolio e le luci fatue della televisione, l’analfabetismo diffuso e il precariato per i laureati, la felicità dell’attesa per le piccole cose e l’insostenibile insoddisfazione del tutto e subito…
Siamo stati fortunati perché possiamo confrontare, capire, e fors’anche spiegare, quanta ricchezza ed amore avevamo. Quando noi siamo stati piccoli, le nostre famiglie erano tutte numerose. Ai genitori, e fratelli, e sorelle, si accompagnavano nonni, nonne, zii, cugini, amici, conoscenti, persone di passaggio, vicini di casa. Un tesoro di umanità inestimabile. Forse mai più ripetibile. Sicuramente mai dimenticabile.
Non sembra, ma sono trascorsi secoli. Anni-luce, anzi. La gente – ciascuno di noi – viveva con naturalezza nelle case e nelle strade, e dividevamo le stesse emozioni. fonte

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