sabato 22 settembre 2012
In nome del dio PIL
E’ proprio di questi giorni la diffusione di una notizia allarmante che ci riguarda tutti da vicino: un’équipe di medici francesi ha lavorato in clandestinità per due anni studiando le conseguenze derivanti dall’assunzione di mais OGM, ovvero i cui semi sono stati geneticamente modificati, ed i risultati finali del loro esperimento sono stati davvero devastanti.
Food and Chemical Toxicology, una prestigiosa rivista che si occupa di tossicologia alimentare, ha lanciato la bomba sui rischi che si corrono continuando a mangiare mais modificato. I risultati dell’esperimento condotto da Gilles-Eric Séralini, professore di biologia molecolare all’Università di Caen, dimostrano come anche a basse dosi gli effetti siano tossici e spesso letali (link al paper).
Lavorare in clandestinità si è reso necessario per evitare che grandi multinazionali o esponenti politici potessero bloccare l’esperimento (e questo già la dice lunga…). Tutto ciò ha comportato l’utilizzo di email criptate, il divieto assoluto di parlarne per telefono e la preparazione di uno studio alternativo a copertura dell’esperimento.
Il progetto consisteva nel nutrire 200 ratti con il mais OGM trattato con il Roundup, un’erbicida della Monsanto già protagonista di numerosi processi e campagne ambientaliste per la sua elevata tossicità (vedi articolo di TuttoGreen: Diserbante Monsanto Roundup: causa malformazioni genetiche?), e in alternativa con un’acqua contenente solo tracce di Roundup.
Ebbene, dopo 13 mesi c’è stata una vera epidemia di tumori! Le femmine di ratto sono state colpite da tumori mammari pari a 1/4 del peso totale del loro corpo, i maschi sono stati colpiti soprattutto ai reni e al fegato. Dopo 2 anni dal 50% all’80% di loro erano malati e la velocità di crescita dei tumori era molto più elevata della media.
FOCUS: Diserbante Roundup della Monsanto: causa malformazioni
Rispetto ai ratti del gruppo di controllo, cioè quelli che non erano stati nutriti con OGM modificato, l’incidenza di tumori è stata da 2 a 5 volte superiore, cifre da pelle d’oca.
Tra i finanziatori del progetto spuntano nomi importanti, come i gruppi Auchan e Carrefour, il che potrebbe rincuorarci considerato che sono tra i maggiori esponenti della grande distribuzione.
Con questi dati a disposizione come reagiranno le agenzie sanitarie? Inizieranno a finanziare studi più corposi sugli effetti dell’OGM o ancora una volta assisteremo ad una battaglia meramente economica, dove i dati reali della ricerca verranno occultati in nome del guadagno?
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