A proposito di ambiente
Cotone biologico: in assoluto la fibra più ecocompatibile
Le tematiche dell’impatto ambientale e della sostenibilità ecologica toccano praticamente ogni prodotto di consumo. Non sfuggono, quindi, neppure i tessuti normalmente utilizzati per la realizzazione di capi di abbigliamento (e non solo).
Quattro ricercatori del Politecnico di Hong Kong si sono interessati a questo aspetto della eco-compatibilità mettendo a punto il primo sistema per valutare in modo completo la qualità ecologica delle fibre tessili.
I parametri impiegati da questo sistema di valutazione per determinare gli indici di impatto ambientale (Ei) e sostenibilità ecologica (Esi) delle fibre includono:
- quantità di ossigeno prodotto e di anidride carbonica emessa o assorbita per la produzione;
- sfruttamento del suolo;
- uso di fertilizzanti e pesticidi;
- consumo di acqua, energia e altre risorse;
- rischi per la salute umane o gli ecosistemi;
- natura rinnovabile delle fibre e possibilità di riciclo e biodegradabilità.
Analizzando dieci fibre (cotone biologico e tradizionale, lana, lino, viscosa, poliestere, due tipi di nylon, polipropilene e acrilico), le fibre naturali (cotone biologico in primis) sono risultate quelle più eco-compatibili e sostenibili dal punto di vista ambientale, mentre agli ultimi posti si trovano fibre come polipropilene, poliestere, nylon e, infine, acrilico.
Non sono invece ecocompatibili i campi da golf che ci vogliono imporre
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RispondiEliminaLe mie radici di Pino SantoroChe c'azzecca il cotone con i campi da golf?...