Che la musica fosse un ottimo rimedio terapeutico sia fisico che mentale era noto già dall'antichità.
In Italia al tempo dei Romani le Melisse, ninfe o dee protettrici delle Api, suonavano il tamburo a cornice e partecipavano a rituali in onore di divinità originarie delle grandi culture mediterranee: Cibele, Attis, Dioniso, Venere, Iside.
I pitagorici, in primis Archita di Taranto, ne intuì il valore terapeutico ed utilizzò la musica a tale scopo.
"Da un punto di vista scientifico, la musicoterapia è un ramo della scienza che tratta lo studio e la ricerca del complesso suono-uomo, sia il suono musicale o no, per scoprire gli elementi diagnostici e i metodi terapeutici ad esso inerenti. Da un punto di vista terapeutico, la musicoterapia è una disciplina paramedica che usa il suono, la musica e il movimento per produrre effetti regressivi e per aprire canali di comunicazione che ci mettano in grado di iniziare il processo di preparazione e di recupero del paziente per la società."
L'originalità della musica di Fiorella Capuano, con le sue campane di cristallo, è che associa il tono di ogni singola campana ad un organo del corpo umano.
Un risultato eccezionalmente rilassante ed efficace.
Fiorella Capuano nel convento dei domenicani a Ceglie Messapica
Bellissimo post, lo rilancio per gli smemorati. Ciao Pino!
RispondiEliminaGrazie Giacomo, musica e ambiente straordinari.
RispondiEliminaForse qualche cellulare spento e meno chiacchiericcio, avrebbero reso ancora più bella la manifestazione.
L'educazione non è di moda.
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