...nella suggestiva cornice dell'atrio del Castello Ducale di Ceglie Messapica





Commovente la storia che lega questo libro a Ceglie.
Francesco Bellanova, prigioniero cegliese in Sudafrica, si innamora di Ester, una ragazza sedicenne sudafricana, con la quale si esibiva nei locali del posto, lui come musicista, lei come cantante. Dalla loro relazione segreta nacque una bambina, Francina. Lui chiede di sposarla ma il nonno si oppone non essendo consentiti unioni tra bianchi e neri. Come ultimo tentativo chiede di portarla con sé in Italia, ma ottiene ancora un no. Bellanova rientra a Ceglie dove si sposa. Ester dopo alcuni anni sposa un imprenditore del luogo. Francina, ormai grande, scopre, leggendo un diario segreto della madre, da poco morta, che l'uomo con cui viveva non era suo padre. Incomincia le ricerche e apprende che suo padre è Bellanova. Decide di partire per Ceglie per ritrovarlo ma con suo dolore apprende della morte del padre avvenuta da cinque anni. Francesco, a Ceglie, aveva avuto otto figli che accolgono Francina come sorella maggiore.
Saremmo lieti di conoscere i protagonisti di questa storia dai loro figli o nipoti.
PIETRO GATTI. UN POETA! By edmondo– 5 agosto 2010Posted in: Arte e cultura
Questa volta l’occasione del ritorno a Ceglie Messapica è la presentazione dell’opera omnia di Pietro Gatti.
Non tento neanche di iniziare un resoconto critico-letterario della serata. Dovevate starci ed allora avreste goduto della brillantezza delle relazioni del prof. Gerardo Trisolino, di Lino Angiuli giornalista-editore e di Raffaele Nigro.
Intendo, invece, dare risalto ad alcune vicende collaterali emerse dagli interventi.
Intanto, in tutta la serata è rimasto predominante e prepotente l’orgoglio della figlia e del genero del poeta che difficilmente si arrenderanno al lento, inesorabile e forse scontato affievolimento della conoscenza dell’opera e della figura di don Pietro Gatti.
L’avvocato Nicola Ciracì (condannato a rappresentare il ruolo dell’Amministrazione Comunale) con i suoi modi eleganti ed essenziali, riafferma la volontà della Città di identificarsi in Pietro Gatti, Emilio Notte, la Gastronomia e, continuando un discorso iniziato con la precedente amministrazione Federico, annuncia un progetto culturale da realizzarsi proprio nel Castello che ospita la manifestazione.
Freddo, lucido, purtroppo vero, forse spietato è l’intervento di Raffaele Nigro. Nessuno spazio ad entusiasmi commemorativi! Ha riconosciuto il valore di questo poeta dialettale, ma non ha nascosto la grande difficoltà di inserire in un più ampio discorso editoriale l’opera di Pietro Gatti. Secondo lui sarà anche difficile che nella scuola, tra i giovani, si possa far conoscere questo poeta perchè oggi la società sembra aver perso la voglia di impegnarsi in pensieri profondi, in autoanalisi, in riflessioni sull’essere e sul senso della vita. Difficile il successo per un’opera dialettale con suoni, accenti e cadenze ormai sconosciuti agli stessi cegliesi ed uno” scritto” ancora più indecifrabile
!
Quindi…tutto inutile? No! Raffele Nigro si sbaglia! La sua barba ormai bianca non è il simbolo di una raggiunta serenità e ponderata saggezza, ma la conseguenza di tante lotte combattute, vinte e perse nel “sistema”. Pietro Gatti, con la sua poesia, resta un’oasi, l’isola sulla quale approdare nel momento in cui non troveremo nella TV, nella omologazione, nella globalizzazione, le risposte ai nostri bisogni.
“PIETRO GATTI, POETA
Volume 1° e 2°
A cura di Donato Valli Manni Editore- 2010”
sanmichelesalentino05agosto2010edmondobellanova
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