Il rispetto e l'amore per la cultura e le tradizioni della propria terra sono radici da cui l'individuo attinge linfa e forza, essenziali per la crescita personale e della comunità in cui opera e vive. L'arricchimento interiore che scaturisce da questo vincolo è sicuramente reciproco.
nella seconda foto, lato destro sotto quel lungo balcone, c'è l'entrata a quel giardino di cui ti parlai.
è grandicello, parte da quel punto e finisce su, in corrispondenza all'incirca del monumento ai caduti, poco prima per la precisione.
questo spazio verde è un'altra cosa di ceglie da tutelare...come nel caso dei cento scaloni, se è arrivato intatto ai giorni nostri è perchè molti giovani(e non solo) ignorano la sua esistenza.
anni fa si era pensato di costruirci palazzine internamente ma fortunatamente ciò non avvenne.
Forse il mercato settimanale in via San Rocco era una caratteristica che mi sarebbe piaciuto che si fosse conservata. Oltretutto animava moltissimo il Corso e visto come si è spopolato ora avrebbe avuto un effetto positivo.
belle immagini, il giardino di cui parla redmind è veramente ben nascosto non ne ho mai saputo nulla, potrebbe essere il giardino interno del palazzo dove se non erro c'è la sede di AN a Ceglie?
Nel palazzo che dice smemo c'è stato per molti anni la sede della D.C. In quel giardino si accede anche dalla parte posteriore la zona detta della mammacara. L'accesso anteriore si trova di fianco ad un locale dove era situato un vecchio barbiere poi passato al fotografo Spalluti.
ciao pino vedo che anche tu hai delle belle foto da inserire nel blog, le mie le ho scaricate sempre da internet girando da un blog all'altro e quelle che più mi piacciono le salvo in una cartella, detta cartella l'ho impostata come salva schermo in ufficio e tutti quelli che entrano nel mio ufficio ne rimangono colpiti dalla bellezza e così che ho deciso di mandarne qualcuna anche nel blog....
si era molto bello quando il mercato veniva fatto tra via san Rocco e corso Verdi, era una delle caratteristiche a cui ceglie ha rinunciato inspigabilmente...
...ricordo ancora che il mercato lo si percorreva fino a quando gli ambulanti non andavano via con la speranza di incontrare qualche ragazza e cercare di fare qualche chiacchierata, era molto bello quando lo facevano di domenica e quando lo hanno spostato al sabato sembrava sempre domenica...
sinceramente oggi il mercato a ceglie da come l'hanno impostato attualmente non mi ispira più e il più delle volte come tanti di ceglie ci si sposta altrove ed è un vero peccato.....!!
bellissime foto. e la benzina in piazza santantonio...di chi era? il soprannome? e che bello era il mercato in via s.rocco e giu in corso verdi "ù stradon" . Vi ricordate che negli anni '60 via san rocco aveva rispetto ad ora il senso unico al contrario?
Il soprannome del benzinaio era Mazzocch'l. E' un pò complicato da scrivere, lo gestivano fratello e sorella. Ho nostalgia di quel mercato che verso la fine si era esteso fino a Viale Risorgimento di fronte all'ex pretura ed era diventato ingestibile in un centro abitato.
sì! l'angolo di mazzoch'l ! proprio lui! ricordo lo spazio antistante la pretura pieno pieno di ambulanti e verso le 2 la strada piena di scorze di marange... le Washington :) urlava Papanard'!
A Papanard il poeta Damiano Leo ha dedicato una bellissima poesia inserita nel libro "Le strade del cuore", ancora disponibile in tutte le edicole di Ceglie, presso la libreria di Lillino Ciciriello "Libridine" e presso l'editore "Besa" di Galatina (LE).
tranne la prima foto...meglio Ora o Allora?
RispondiEliminail viale alberato su verso san rocco era davvero bello, soprattutto innevato.
P.S. per Smemo:
RispondiEliminanella seconda foto, lato destro sotto quel lungo balcone, c'è l'entrata a quel giardino di cui ti parlai.
è grandicello, parte da quel punto e finisce su, in corrispondenza all'incirca del monumento ai caduti, poco prima per la precisione.
questo spazio verde è un'altra cosa di ceglie da tutelare...come nel caso dei cento scaloni, se è arrivato intatto ai giorni nostri è perchè molti giovani(e non solo) ignorano la sua esistenza.
anni fa si era pensato di costruirci palazzine internamente ma fortunatamente ciò non avvenne.
Forse il mercato settimanale in via San Rocco era una caratteristica che mi sarebbe piaciuto che si fosse conservata. Oltretutto animava moltissimo il Corso e visto come si è spopolato ora avrebbe avuto un effetto positivo.
RispondiEliminabelle immagini, il giardino di cui parla redmind è veramente ben nascosto non ne ho mai saputo nulla, potrebbe essere il giardino interno del palazzo dove se non erro c'è la sede di AN a Ceglie?
RispondiEliminaNel palazzo che dice smemo c'è stato per molti anni la sede della D.C. In quel giardino si accede anche dalla parte posteriore la zona detta della mammacara. L'accesso anteriore si trova di fianco ad un locale dove era situato un vecchio barbiere poi passato al fotografo Spalluti.
RispondiEliminaciao pino vedo che anche tu hai delle belle foto da inserire nel blog, le mie le ho scaricate sempre da internet girando da un blog all'altro e quelle che più mi piacciono le salvo in una cartella, detta cartella l'ho impostata come salva schermo in ufficio e tutti quelli che entrano nel mio ufficio ne rimangono colpiti dalla bellezza e così che ho deciso di mandarne qualcuna anche nel blog....
RispondiEliminasi era molto bello quando il mercato veniva fatto tra via san Rocco e corso Verdi, era una delle caratteristiche a cui ceglie ha rinunciato inspigabilmente...
...ricordo ancora che il mercato lo si percorreva fino a quando gli ambulanti non andavano via con la speranza di incontrare qualche ragazza e cercare di fare qualche chiacchierata, era molto bello quando lo facevano di domenica e quando lo hanno spostato al sabato sembrava sempre domenica...
sinceramente oggi il mercato a ceglie da come l'hanno impostato attualmente non mi ispira più e il più delle volte come tanti di ceglie ci si sposta altrove ed è un vero peccato.....!!
credo sia stato spostato per l'ordine pubblico.
RispondiEliminaè anche vero che nella zona dove è ora ubicato di danni ne crea ben più grossi.
ormai quelle strade sono le arterie + trafficate di ceglie.
intasate quelle, il traffico si riversa tutto in strade proibitive come via fratelli bandiera e parallele.
anche a me piaceva, ma a pensarci bene in centro è + bello da guardare
un mercatino dell'artigianato locale,più tranquillo e dedicato soprattutto ai turisti...per non parlare del centro storico.
qual'è il palazzo ex sede D.C.? mi sfugge...
quando scendo per le vacanze farò delle foto interne e ve le passerò.
La sede ex D.C. si trovava all'altezza della macchina della seconda foto. Il primo portone che si intravede circondato da intonaco bianco.
RispondiEliminabellissime foto. e la benzina in piazza santantonio...di chi era? il soprannome? e che bello era il mercato in via s.rocco e giu in corso verdi "ù stradon" . Vi ricordate che negli anni '60 via san rocco aveva rispetto ad ora il senso unico al contrario?
RispondiEliminaIl soprannome del benzinaio era Mazzocch'l. E' un pò complicato da scrivere, lo gestivano fratello e sorella. Ho nostalgia di quel mercato che verso la fine si era esteso fino a Viale Risorgimento di fronte all'ex pretura ed era diventato ingestibile in un centro abitato.
RispondiEliminasì! l'angolo di mazzoch'l ! proprio lui! ricordo lo spazio antistante la pretura pieno pieno di ambulanti e verso le 2 la strada piena di scorze di marange... le Washington :) urlava Papanard'!
RispondiEliminascusate la domanda ma Papanard', che delle feste era la presenza fissa nell'angolo a destra della foto 2, è ancora vivo?
RispondiEliminaè stato una delle voci caratteristiche di Ceglie!
Papanard è vivo ma non gira più con il suo carrozzino di frutta e verdura per le vie di Ceglie.
RispondiEliminaA Papanard il poeta Damiano Leo ha dedicato una bellissima poesia inserita nel libro "Le strade del cuore", ancora disponibile in tutte le edicole di Ceglie, presso la libreria di Lillino Ciciriello "Libridine" e presso l'editore "Besa" di Galatina (LE).
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