Il rispetto e l'amore per la cultura e le tradizioni della propria terra sono radici da cui l'individuo attinge linfa e forza, essenziali per la crescita personale e della comunità in cui opera e vive. L'arricchimento interiore che scaturisce da questo vincolo è sicuramente reciproco.
lunedì 11 settembre 2006
Nostalgia di musica
Sembra ieri, eppure di anni ne sono passati parecchi e la musica mi è rimasta sempre nel sangue.
il ragazzo che stà alla batteria mi sembra di conoscerlo, abitava forse vicino alla chiazz'a vecch'? il nome non lo ricordo ma mi sembra di aver frequantato le elmente e le medie insieme...
Alla batteria sono io, ma ahimè circa 30 anni fa. Abbiamo suonato genere folk nelle feste private a Ceglie, Villa Castelli, San Michele Salentino, San Vito dei Normanni e altri paesi vicini. Abitavo vicino a li cient scalun. Non mi risulta che siamo coetanei. Io sono andatato alle elementari negli anni '50 dal professore Cosimo Nacci.
Grande Pino! Scusa il ritardo ma gli ultimi giorni sono stati terribili per me, ora le cose cominciano ad andare meglio e sono venuto a vedere questo bel ragazzo formato 68 ;o)
Mi dispiace per il tuo momento no, spero risolvibile al cento per cento, con il quale, purtoppo, si deve fare i conti nella vita. Per questo è ancora più gradita la tua visita. Quel "bel ragazzo formato '68" oltre che di parecchi anni fa è anche di parecchi capelli fa.
Purtroppo Beppe mi manca il tempo per l'allenamento, ma chissà se un domani non possa ritornare a Villa Castelli ad esibirmi. I sogni non costano nulla e sono un buon condimento alla vita.
Grazie della visita, Giacomo. Tutto bene, solo molto indaffarato come a solito. Ho il vizio di voler gestire tutto di persona, anche i lavori di campagna (quasi un ettaro), e non riesco mai a godermi il fresco di un albero di ulivo secolare. Così passo da una impegnativa mostra in San Domenico (piazzola paesana), alla potatura degli alberi. Più voli pindarici di così.
caro Pino, e vero non siamo coetanei ma di sicuro eravamo vicini di casa, in effetti io abitavo al 118 di via paolo chirulli, per caso non è che hai un fratello che ti assomiglia molto? se è come penso avrà circa la mia età...(1957) vicino dove abitavi tu ci abitava lucc u linitor' e tutt'ora sopra il forno di sisin' ci abita mia sorella...
ricordo ancora le corse sfrenate che facevamo a rotta di collo per lì cient scalun', come ricordo la pizzaria di purpitton' proprio in fondo all'ì cient scalun' che per un viaggio d'acqua ci faceva il panzerotto, già la mamma di giannin', chissa giannin' se vive ancora poveretto mi ricordo le sue corse... sembrava un cavallo imbizzarrito, quanti bei ricordi caro pino....tanti, basta nominare un luogo che riaffiorano dalla memoria come funghi....
Caro Vito, tutto quadra adesso. Ho un fratello del '57 ed abitavamo di fianco a lucc u linitor. Il forno di Sisin ora lo gestisce il figlio. Giannin è da molto che non lo vedo so che è stato ospitato per tanti anni in un istituto poi non ne ho saputo più nulla. Sicuramente allora sarai stato amico di mio fratello e ci conosciamo. Quando ci vediamo ne avremo allora di cose da dirci.
ciao piacere anna 6 bellissimo e mi piacciono molto le tue canzoni specialmente facim ammor sul o sabt se vuoi chattare cn me il mio indirizzo è annaecarlo@example.com
il ragazzo che stà alla batteria mi sembra di conoscerlo, abitava forse vicino alla chiazz'a vecch'? il nome non lo ricordo ma mi sembra di aver frequantato le elmente e le medie insieme...
RispondiEliminaCiao Vito.
RispondiEliminaAlla batteria sono io, ma ahimè circa 30 anni fa. Abbiamo suonato genere folk nelle feste private a Ceglie, Villa Castelli, San Michele Salentino, San Vito dei Normanni e altri paesi vicini. Abitavo vicino a li cient scalun. Non mi risulta che siamo coetanei. Io sono andatato alle elementari negli anni '50 dal professore Cosimo Nacci.
Grande Pino! Scusa il ritardo ma gli ultimi giorni sono stati terribili per me, ora le cose cominciano ad andare meglio e sono venuto a vedere questo bel ragazzo formato 68 ;o)
RispondiEliminaMi dispiace per il tuo momento no, spero risolvibile al cento per cento, con il quale, purtoppo, si deve fare i conti nella vita. Per questo è ancora più gradita la tua visita. Quel "bel ragazzo formato '68" oltre che di parecchi anni fa è anche di parecchi capelli fa.
RispondiEliminaCiao Giacomo e un in bocca al lupo.
ma il batterista sei davvero tu? :) credevo fosse un'altra persona, incredibile! non azzardo a capire chi è l'altro alla fisarmonica
RispondiEliminaAlla fisarmonica elettronica c'è mio cugino Rocco che era meccanico di professione ed ora in pensione.
RispondiEliminaBei ricordi di gioventù, dici che ti è rimasta la passione x la musica, a quando un'esibizione formato over 50?
RispondiEliminaCiao, una calorosa stretta di mano. beppe
Purtroppo Beppe mi manca il tempo per l'allenamento, ma chissà se un domani non possa ritornare a Villa Castelli ad esibirmi. I sogni non costano nulla e sono un buon condimento alla vita.
RispondiEliminaTi lascio un saluto: tutto bene?
RispondiEliminaGrazie della visita, Giacomo. Tutto bene, solo molto indaffarato come a solito. Ho il vizio di voler gestire tutto di persona, anche i lavori di campagna (quasi un ettaro), e non riesco mai a godermi il fresco di un albero di ulivo secolare. Così passo da una impegnativa mostra in San Domenico (piazzola paesana), alla potatura degli alberi. Più voli pindarici di così.
RispondiEliminaCiao, Pino
è sicuramente faticoso ma anche invidiabile, sai?
RispondiEliminacaro Pino, e vero non siamo coetanei ma di sicuro eravamo vicini di casa, in effetti io abitavo al 118 di via paolo chirulli, per caso non è che hai un fratello che ti assomiglia molto? se è come penso avrà circa la mia età...(1957) vicino dove abitavi tu ci abitava lucc u linitor' e tutt'ora sopra il forno di sisin' ci abita mia sorella...
RispondiEliminaricordo ancora le corse sfrenate che facevamo a rotta di collo per lì cient scalun', come ricordo la pizzaria di purpitton' proprio in fondo all'ì cient scalun' che per un viaggio d'acqua ci faceva il panzerotto, già la mamma di giannin', chissa giannin' se vive ancora poveretto mi ricordo le sue corse... sembrava un cavallo imbizzarrito, quanti bei ricordi caro pino....tanti, basta nominare un luogo che riaffiorano dalla memoria come funghi....
ciao da vito
Caro Vito, tutto quadra adesso. Ho un fratello del '57 ed abitavamo di fianco a lucc u linitor. Il forno di Sisin ora lo gestisce il figlio. Giannin è da molto che non lo vedo so che è stato ospitato per tanti anni in un istituto poi non ne ho saputo più nulla. Sicuramente allora sarai stato amico di mio fratello e ci conosciamo. Quando ci vediamo ne avremo allora di cose da dirci.
RispondiEliminaCiao, Pino
x Vito
RispondiEliminaMio fratello si chiama Antonio.
ciao piacere anna 6 bellissimo e mi piacciono molto le tue canzoni specialmente facim ammor sul o sabt se vuoi chattare cn me il mio indirizzo è annaecarlo@example.com
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