Lebbra, funghi, insetti e, più temibile di tutti, un batterio da quarantena mai rinvenuto in tutto il continente europeo.Questi i castighi inflitti dalla natura ai secolari ulivi che, in alcuni casi hanno superato i millenni per arrivare fino a noi. La lebbra ha interessato anche il territorio di Ceglie due anni fa. La soluzione era una potatura drastica e irrorazione con solfato di rame (nel mio caso ha funzionato). Il legname, prodotto della potatura, era consigliabile bruciarlo subito sul posto per limitare la diffusione della malattia, ma ahimé è vietato bruciare legna sul posto, per cui veniva caricata imballata su camion e trasportata altrove per usi vari, con il rischio di ulteriore diffusione a macchia d'olio della patologia. Forse in questi casi sarebbe utile cambiare le regole dello smaltimento dei rifiuti della potatura.
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