Taranto sta cambiando perché l’Ilva non cambierà mai
di Nandu Popu
Volevo scrivere una canzone e per un attimo ho provato a calarmi nei panni di Emilio Riva e sono stato male: credetemi mi sono sentito come Dio quando seppe che era la Terra a girare intorno al Sole e non viceversa.
Sì, ho detto Dio e non l’ho evocato per blasfemia ma perché è così che si sentivano i Riva quando mettevano piede a Taranto. Anche loro sentivano la puzza e il gusto dei veleni amari sul palato e sotto la lingua ma non avevano paura di morire perché gli dei non muoiono mai!
Muoiono gli operai per aver respirato troppo durante le colate, muoiono le mogli per aver lavato le tute blu infettate dai mariti, muoiono i figli per aver ereditato un Dna talmente precario che in alcuni casi si spezza prima della pubertà. Muoiono le pecore e le cozze, i pesci sprofondano all’inferno e gli uccelli non troveranno mai più il cielo.
Forse questo è troppo, ma tutelare il nostro ambiente è priorirario per la sopravvivenza
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