ROMA – I malati terminali di cancro non riceveranno più cure. L’alto costo delle terapie è insostenibile dato l’aumento dei malati. Meglio una cura palliativa che nuove e costose terapie sperimentali spesso inutili. La ricerca pubblicata su Lancet Oncology è stata condotta da 37 esperti del King’s college di Londra. I ricercatori hanno evidenziato un aumento di spesa di 3 miliardi di sterline dal 2002 ad oggi, per cure ritenute eccessive.
Sospendere le cure permetterà di eliminare le “false speranze” di guarigione per i malati, riducendo così gli altissimi costi delle terapie frutto di una “cultura dell’eccesso” : ”I dati dimostrano che una sostanziale percentuale delle spese per cure anti-cancro avvengono nelle ultime settimane e mesi di vita e che in larga percentuale dei casi queste cure non solo sono inutili ma anche contrarie agli obiettivi e alle preferenze di molti pazienti e famiglie se fossero state adeguatamente informate delle loro opzioni”.
Lo studio è basato su un indagine durata un anno ed ha evidenziato come solo in Gran Bretagna il costo delle terapie oncologiche siano arrivato ad oltre 5 miliardi di sterline, contro i 2 miliardi di sterline del 2002. Per gli autori del rapporto nel 2030 i malati terminali potrebbero raggiungere i 27 milioni nel mondo, mentre oggi sono 12 milioni, con aumenti dei costi che prospettano l’avvicinamento di una crisi nel mondo occidentale.
Visto che il costo delle terapie è alto sarebbe ora di intervenire seriamente sulla qualità dell'aria, dell'ambiente e dell'alimentazione che in nome del dio profitto vengono contaminati con vere bombe ecologiche e biologiche.
Altro che togliere l'ultima speranza alle vittime di veri carnefici!
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