venerdì 11 giugno 2010

Artisti in Fabbrica



Mi fa particolarmente piacere iniziare la serie di eventi culturali ed artistici che Sel ha progettato a cadenza mensile, con Giovanni Caliandro, un artista che potrebbe essere considerato atipico, secondo alcuni vecchi canoni limitativi e superficiali del concetto di arte che ne limitano i confini alla semplice rappresentazione di quel reale racchiuso entro lo steccato dell'esperienza tattilo-visiva.
Ma chi opera nell'ambito, misterioso ed affascinante di quella corrente artistica che trae ispirazione e materia prima dal mondo interiore e spirituale, sa bene che esiste una realtà parallela non visibile, con confini che spesso intersecano, sfociano e si fondono con il mondo sensibile.
Questa realtà, evanescente ai nostri sensi comunemente conosciuti, ha altrettanto incisivamente incanalato e condizionato il percorso dell'evoluzione umana.
L'opera d'arte è soprattutto il risultato di stati emotivi e sensazioni profonde resi materici mediante la manipolazione ispirata dell'artista.
Il lavoro artistico quindi, concepito quale finestra sulla realtà interiore dell'autore.
Giovanni ha recepito e fatte sue queste qualità che rendono un artista credibile e di valore.
Egli con straordinaria resa pittorica, che coinvolge ed affascina lo spettatore, trasforma e fissa le sue visioni oniriche rendendole materiche con colori audaci, spesso primari e violenti, sostituendo in molti casi al pennello le mani come a voler trasferire direttamente le proprie sensazioni più recondite al supporto, senza intermediari estranei; mente-mano-tela.
Chissà se Giovanni, per il futuro, ha pensato ad ampliare la sua creatività alla manipolazione di materiali modellabili quali argilla ed altro, visto che si prestano bene all'esperienza tattile.
Sicuramente realizzerebbe opere di altrettanto valore artistico.



Pino Santoro (inaugurazione mostra di Giovanni Caliandro)




 

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