Il rispetto e l'amore per la cultura e le tradizioni della propria terra sono radici da cui l'individuo attinge linfa e forza, essenziali per la crescita personale e della comunità in cui opera e vive. L'arricchimento interiore che scaturisce da questo vincolo è sicuramente reciproco.
Con le vecchie chianche bastava stendere uno strato di stabilizzato per posizionarle. In questo caso è sufficiente asportare la macerie per recuperare eventuali reperti storici senza ulteriori danni per essi.
Diverso è per quanto riguarda la preparazione della base per le lastre di pietra di trani che richiedono una base di cemento che ingabbia il reperto rendendo impossibile il suo recupero senza gravi danni alla sua integrità.
Ma c'è la volontà di recuperare una parte della nostra storia?
Corte dei Conti: "Da corruzione effetti devastanti sulla crescita"
Il
presidente della Corte dei Conti Raffaele Squitieri lancia l'allarme:
il "pericolo più serio per la collettività è una rassegnata assuefazione
al malaffare, visto come un male senza rimedi"
Il presidente della Corte dei Conti Raffaele Squitieri,
lancia un allarme rosso: "La crisi predispone un terreno favorevole a
fenomeni di mala gestione di corruzione" e questi fattori, a loro volta,
mettono a rischio la possibilita' di "un ritorno su livelli di crescita
soddisfacenti". Lo ha detto nel corso dell'inaugurazione dell'anno giudiziario 2015 (presente il capo dello Stato Sergio Mattarella). E
sottolinea che il "pericolo piu' serio per la collettivita' e' una
rassegnata assuefazione al malaffare, visto come un male senza rimedi".
Quindi spiega: "Non possiamo permettere che questo accada, non possiamo
lasciare che prenda forza l'idea di una societa' incapace di compiere
scelte collettive, di perseguire, a livello di amministrazione pubblica,
obiettivi concreti e di garantire un sistema di servizi efficiente e
sostenibile". Per Squitieri e' "prioritario riorganizzare le strutture
dello Stato, puntando a che queste rispondano con rapidita' e
trasparenza ai bisogni del cittadino". Dà spazio comunque a un tenue
ottimismo: l'economia italiana mostra "segnali positivi" anche se il
quadro generale rimane "estremamente fragile" "Su un quadro di estrema fragilita' e di perdurante sfiducia degli operatori,
si sono venuti ad innestare, negli ultimi tempi, elementi di novita' di
grande rilievo, dei quali sara' decisivo misurare gli impatti sulle
prospettive economico-finanziarie dell'Italia e dell'intera area
europea" ha aggiunto, citando la caduta del prezzo del petrolio,
il deprezzamento dell'euro, il Qe della Bce e le nuove indicazioni
europee in materia di flessibilita'. In particolare per quanto
riguarda l'impatto del Qe, ha osservato Squitieri, alcune stime
evidenziano effetti "di dimensioni rilevanti tanto in termini di
maggiore crescita economica, quanto in termini di contenimento del costo
del debito pubblico". In realta', ha concluso il presidente della Corte
dei Conti, "il quadro che si prospetta e' assai composito e' difficile
da decifrare o da leggere in modo unidirezionale".
Domani
a Ceglie Messapica , alle ore 15.30 si terrà il Consiglio Comunale.
L’ordine del giorno sembra essere a tema unico: incapacità
amministrativa della maggioranza NCD- Caroli. Io voglio sottoporre
all’attenzione un punto qualificante, ovviamente è una proposta del
centro – sinistra (chiedo scusa se posso sembrare presuntuoso) . Si
tratta del Regolamento per l’uso dei prodotti fitosanitari nel Comune
di Ceglie Messapica. La proposta scaturì per la sollecitazione e la collaborazione
dell’associazione “Terra libera dai Veleni” . In un precedente
Consiglio Comunale presentammo la proposta ma alcuni emendamenti della
maggioranza determinarono degli errori. Domani porto in Consiglio
Comunale alcune variazioni alla Delibera per porre rimedio agli errori.
Ritengo che sia un punto qualificante se si vuole realmente continuare a
valorizzare il nostro territorio. Il problema reale sarà fare
osservare i limiti che il regolamento impone, e per questo ci vuole
volontà politica che al momento ………………………………
In passato quando si decideva di rimuovere le chianche in qualche zona del centro storico si è spesso trovata la motivazione che erano rotte ed irrecuperabili, salvo poi vedere ampie chiazze di asfalto o cemento che non corrispondevano quasi mai alle chianche rotte. Mai si è saputo dove venivano conservate per eventuali interventi di ripristino. In un successivo intervento, se si rimuove quel poco che ha lasciato la barbarie precedente, non si è meno colpevoli perché per un recupero si può sempre partire da quello che è rimasto, altrimenti aggiungiamo scempio ad altro scempio. Non voglio entrare nel merito se fossero venti o più, so solo che parecchie non erano visibili perché coperte da una cementazione sporca e mal fatta.
Secondo la logica delle venti chianche i nostri avi non avrebbero recuperato l'unico reperto pervenutoci dell'antica chiesa di san Giovanni Evangelista precedente alla chiesa di San Domenico, dove è conservato il pulpito quattrocentesco in questione con su inciso lo stemma dell'imperatore Federico II. Sempre secondo questa logica avremmo dovuto accettare lo scempio dell'Anfiteatro, perché vicino ad una zona ormai snaturata dalla presenza ingombrante del Comune. Sempre secondo questa logica si sarebbero definivamente seppellite le cripte sotto la chiesa di San Demetrio (ahimé una parte è definitivamente irrecuperabile sotto una colata di cemento). Si dovrebbe entrare invece nella logica che anche il più piccolo elemeto (anche una semplice chianca) è indispensabile per conservare un centro storico integro e corrispondente alla sua storia. Convinciamoci che il basolato con lastre di pietra di trani è fuori luogo e stona vicino alle nostre vecchie chianche che non sono mai perfettamente squadrate.
Inoltre sarebbe auspicabile sapere, con documentazioni certe, dove vengono conservate le chianche rimosse e dove vengono utilizzate per successivi interventi mirati nel centro storico. Quello è un partimonio comune di valore storico-affettivo e come tale deve essere trattato con il massimo rispetto.