martedì 21 maggio 2013

ma è sicuro che questa sia democrazia?


il PDL vuole invece dimezzare la pena per concorso esterno in associazione mafiosa. Nel silenzio generale 
 Anche il PD, praticando lo zoppo, ha imparato bene a promuovere leggi "ad partitum"
Questo non era un Governo per il bene del Paese? 

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Compagna ritira ddl su concorso mafia

Ora tocca alla Finocchiaro fare la sua parte

venerdì 17 maggio 2013

Sempre meno Europa dei Popoli e più delle Multinazionali

Una nuova legge proposta dalla Commissione Europea renderebbe illegale “coltivare, riprodurre o commerciare” i semi di ortaggi che non sono stati “analizzati, approvati e accettati” da una nuova burocrazia europea denominata “Agenzia delle Varietà Vegetali europee”. Si chiama “Plant Reproductive Material Law”, e tenta di far gestire al governo la regolamentazione di quasi tutte le piante e i semi. Se un contadino della domenica coltiverà nel suo giardino piante con semi non regolamentari, in base a questa legge, potrebbe essere condannato come criminale. Questa legge, protesta Ben Gabel del “Real Seed Catalogue”, intende stroncare i produttori di varietà regionali, i coltivatori biologici e gli agricoltori che operano su piccola scala. «Come qualcuno potrà sospettare – afferma Mike Adams su “Natural News” – questa mossa è la “soluzione finale” della Monsanto, della DuPont e delle altre multinazionali dei semi, che da tempo hanno tra i loro obiettivi il dominio completo di tutti i semi e di tutte le coltivazioni sul pianeta».
semiCriminalizzando i piccoli coltivatori di verdure, qualificandoli come potenziali criminali – aggiunge Adams – i burocrati europei possono finalmente «consegnare il pieno controllo della catena alimentare nelle mani di corporazioni potenti come la Monsanto». Il problema lo chiarisce lo stesso Gabel: «I piccoli coltivatori hanno esigenze molto diverse dalle multinazionali – per esempio, coltivano senza usare macchine e non vogliono utilizzare spray chimici potenti». Per cui, «non c’è modo di registrare quali sono le varietà adatte per un piccolo campo, perché non rispondono ai severi criteri della “Plant Variety Agency”, che si occupa solo dell’approvazione dei tipi di sementi che utilizzano gli agricoltori industriali». Praticamente, d’ora in poi, tutte le piante, i semi, gli ortaggi e i giardinieri dovranno essere registrati. «Tutti i governi sono, ovviamente, entusiasti dell’idea di registrare tutto e tutti», sostiene Adams. Tanto più che «i piccoli coltivatori dovranno anche pagare una tassa per la burocrazia europea per registrare i semi». Gestione delle richieste, esami formali, analisi tecniche, controlli, denominazioni delle varietà: tutte le spese saranno addebitate ai micro-produttori, di fatto scoraggiandoli.
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«Chiunque voglia produrrre il proprio cibo sta per essere considerato un criminale»

venerdì 10 maggio 2013

L'erba del vicino non sempre è più verde


Questa è solo un piccolo scorcio dello scempio che si è presentato alla mia vista in un terreno confinante.
Sono orgoglioso di aver partecipato, pubblicizzando sul mio blog e firmando la petizione per la messa al bando dei pesticidi organizzata dall'Avaaz. L'enorme adesione di firme provenienti da tutti gli Stati europei ha costretto l'Europa ad un passo indietro con l'approvazione della messa al bando dei pesticidi colpevoli dello sterminio delle api. Le api sono il veicolo naturale per l'impollinazione dei fiori. Senza gli impollinatori naturali bisogna ricorrere a quelli chimici sottomettendosi di conseguenza ancora di più alle multinazionali dei veleni. Mi associo al Diavoletto nella richiesta al nostro Sindaco di mettere al più presto al bando i diserbanti nel territorio cegliese.  
Il nostro ecosistema sarà riconoscente.